Nei giorni scorsi siamo stati contattati da Andrea, un ragazzo favoloso che ha trovato il nostro blog per puro caso. Abbiamo fatto amicizia e io sono rimasta colpita da una sua frase:
"Noi siamo un gruppo di amici che, ogni tanto, discute del programma est/ovest perchè io lavoro in questo campo e amo il programma"
Quindi, ragion per cui, le mie antenne si sono alzate come due periscopi da sottomarino.
Figuratevi quando ho visto una replica di una puntata del programma !
Una puntata speciale perchè le puntate normali riprenderanno in autunno inoltrato.
Veramente molto bello. E poi c'è di mezzo il mitico Antonio Caiazza, l'unico giornalista superimpegnato che mi ha concesso due ore e mezza di intervista !
Ivan Ticac faceva parte del programma.
E’ quasi una spy story quella che viene raccontata a Estovest da Petromil Ivan Ticac. Croato di Fiume, a 85 anni, ricostruisce con Antonio Caiazza la sua straordinaria esistenza. Entrò con i partigiani jugoslavi a Trieste nel maggio del ‘45, ma quando i soldati con la stella rossa, il 12 giugno, andarono via, lui restò in città e vide nascere la frattura fra l’Est comunista e l’Ovest filo-americano. Ticac lavorò per i servizi segreti jugoslavi, stilando regolari rapporti su ciò che accadeva in città negli anni in cui nel porto giuliano sbarcavano le armi e i materiali necessari alla nascente cortina di ferro. Come ufficiale di marina si ritrovò poi in Unione Sovietica e nel ‘48, quando Tito e Stalin ruppero ogni rapporto, decise di rimanere. Per 35 anni, imbarcato sui cacciatorpedinieri, navigò quindi nei mari più settentrionali del pianeta.
Estovest
sabato, RAI 3, 11.15
Esplorare l'est per interpretare l'ovest, alla ricerca delle radici comuni. E' questo il nostro lavoro, il lavoro di Estovest. La rubrica parte da Trieste e dal Friuli Venezia Giulia, un tempo frontiere e da sempre terre di transiti e confluenze.
La nostra storia, spesso condivisa con i popoli e le culture della Mitteleuropa, è la lente che ci aiuta a cercare nelle testimonianze, nelle diversità e nei luoghi le indicazioni per districarci in un presente che continua a cambiare.
estovest@rai.it
Intervista ad Antonio Caiazza.
mercoledì 30 settembre 2009
lunedì 28 settembre 2009
Francamente me ne infischio
Era il lontano 1999 e l'amore mio, Adriano Celentano, era in tv con un programma favoloso : "Francamente me ne infischio".
Purtroppo devo sorvolare su tante cose e prendere in esame solo gli ospiti balcanici.
E sì perchè Celentano è sempre stato molto attento ai problemi nazionali ed internazionali. Mi ricordo come se fosse oggi che le parole di Bregovic sono state :
"Certo non ti aspetti che le bombe arrivino dall'Italia, perchè abbiamo sempre considerato l'Italia come un paese amico"
E quanto è stato fantastico Kusturica con i No smoking !!
L' artista di Sarajevo partecipera' a "Francamente me ne infischio". Stasera seconda puntata. Bregovic: cantero' in serbo "24 mila baci".
Oggi Paolo Rossi: duetto con Kusturica, cantero' 24 mila baci da Celentano in quel misto di italiano e serbo - croato che noi ci inventavamo", promette Goran Bregovic, il musicista di Sarajevo che dopo essere stato una rockstar, una sorta di Vasco Rossi dei Balcani ("un modo di vivere schizofrenico che non rimpiango"), e' approdato a una spettacolare world music a base di fiati rutilanti che l' altra sera nel nuovo spettacolo "Opera 99" ha incantato il pubblico della sala Tripcovitch di Trieste, prima tappa di un tour che tocchera' altre città. Il 22 Goran e la sua sgargiante band saranno all' Ariston di Sanremo per il "Premio Tenco" e giovedi' 28 alla quarta e ultima puntata dello show di Celentano. Due contesti di segno opposto, mister Bregovic? "No, per noi Sanremo e Celentano sono due miti. Da bambino durante quel festival non c' era nessuno per le strade, tutti davanti alla tv. Sanremo era la bibbia della musica: le cantanti eleganti, l' orchestra, i fiori. E Celentano era considerato il piu' grande". A precedere Bregovic sul palco di "Francamente me ne infischio" sara' , stasera alle 20.50 su Raiuno, colui che ha contribuito al successo mondiale delle musiche di Bregovic, vale a dire il regista Emir Kusturica che lo volle nelle colonne sonore di "Arizona Dream" e "Underground".
dal Corriere della sera
Se si parla di pace non si può non pensare a quella che manca da tanto, troppo tempo nei Balcani. Ed ecco il musicista slavo Goran Bregovic, raccontare qualcosa della sua terra martoriata dalle bombe, per poi finire con un pezzo famoso dalle sue parti 24 mila baci, che canta insieme a Celentano.
Da rai uno
Adriano in una intervista ha dichiarato: Volevo fare un programma diverso da quelli che si vedono sempre, mi sembra di esserci riuscito, penso che il bilancio sia positivo. Credo di aver fatto una trasmissione dove si parla della vita e quindi, parlando della vita si parla delle cose belle, delle cose meno belle e a volte delle cose tragiche. Penso sia stato questo il lato positivo del programma: uno spazio per riflettere anche attraverso il divertimento.
Emir Kusturica e i No smoking
Adriano Celentano Goran Bregovic
Permettetemi di chiudere questo post con una canzone di speranza dedicata a tutti i balkani: ciao ragazzi ciao
Purtroppo devo sorvolare su tante cose e prendere in esame solo gli ospiti balcanici.
E sì perchè Celentano è sempre stato molto attento ai problemi nazionali ed internazionali. Mi ricordo come se fosse oggi che le parole di Bregovic sono state :
"Certo non ti aspetti che le bombe arrivino dall'Italia, perchè abbiamo sempre considerato l'Italia come un paese amico"
E quanto è stato fantastico Kusturica con i No smoking !!
L' artista di Sarajevo partecipera' a "Francamente me ne infischio". Stasera seconda puntata. Bregovic: cantero' in serbo "24 mila baci".
Oggi Paolo Rossi: duetto con Kusturica, cantero' 24 mila baci da Celentano in quel misto di italiano e serbo - croato che noi ci inventavamo", promette Goran Bregovic, il musicista di Sarajevo che dopo essere stato una rockstar, una sorta di Vasco Rossi dei Balcani ("un modo di vivere schizofrenico che non rimpiango"), e' approdato a una spettacolare world music a base di fiati rutilanti che l' altra sera nel nuovo spettacolo "Opera 99" ha incantato il pubblico della sala Tripcovitch di Trieste, prima tappa di un tour che tocchera' altre città. Il 22 Goran e la sua sgargiante band saranno all' Ariston di Sanremo per il "Premio Tenco" e giovedi' 28 alla quarta e ultima puntata dello show di Celentano. Due contesti di segno opposto, mister Bregovic? "No, per noi Sanremo e Celentano sono due miti. Da bambino durante quel festival non c' era nessuno per le strade, tutti davanti alla tv. Sanremo era la bibbia della musica: le cantanti eleganti, l' orchestra, i fiori. E Celentano era considerato il piu' grande". A precedere Bregovic sul palco di "Francamente me ne infischio" sara' , stasera alle 20.50 su Raiuno, colui che ha contribuito al successo mondiale delle musiche di Bregovic, vale a dire il regista Emir Kusturica che lo volle nelle colonne sonore di "Arizona Dream" e "Underground".
dal Corriere della sera
Se si parla di pace non si può non pensare a quella che manca da tanto, troppo tempo nei Balcani. Ed ecco il musicista slavo Goran Bregovic, raccontare qualcosa della sua terra martoriata dalle bombe, per poi finire con un pezzo famoso dalle sue parti 24 mila baci, che canta insieme a Celentano.
Da rai uno
Adriano in una intervista ha dichiarato: Volevo fare un programma diverso da quelli che si vedono sempre, mi sembra di esserci riuscito, penso che il bilancio sia positivo. Credo di aver fatto una trasmissione dove si parla della vita e quindi, parlando della vita si parla delle cose belle, delle cose meno belle e a volte delle cose tragiche. Penso sia stato questo il lato positivo del programma: uno spazio per riflettere anche attraverso il divertimento.
Emir Kusturica e i No smoking
Adriano Celentano Goran Bregovic
Permettetemi di chiudere questo post con una canzone di speranza dedicata a tutti i balkani: ciao ragazzi ciao
domenica 27 settembre 2009
Serbian scouts
Questo è un post che ho proprio nel cuore. Mi ricorda i miei bambini e le belle avventure che hanno fatto con gli scouts.
Purtroppo non mi è stao possibile mandarli al gruppo regolarmente. Gli incontri erano di domenica e io avevo un bell'impegno tutte le domeniche, così ci siamo accontentati di alcune gite in montagna. Mi ricorderò sempre di quella volta in cui c'era un ragazzo che studiava veterinaria e capiva che animale c'era nel bosco dalle tracce di feci. Scusate, non è che voglio essere volgare, ma era proprio cosi' !!
Non c'è niente di meglio di una domenica passata nella natura. A questo proposito voglio aprire una piccola parentesi per Francy. Quando mia figlia era al Bruderholz, aveva gli alberi che avevano i rami talmente lunghi che entravano in camera e se ti sporgevi un po' con un po' di pane o un pezzo di biscotto arrivava subito uno scoiattolino.
Immaginatevi quando ho conosciuto Vladimir e il gruppo scout di Cacak !
Non credevo ai miei occhi !
E' tutto organizzato come da noi e fanno i campi come i nostri. Per cui che dire ??
Napred Cacak scouts !!!
Serbia e Montenegro scout
Savez Izvidjaca Jugoslavije
In the center of London !
Purtroppo non mi è stao possibile mandarli al gruppo regolarmente. Gli incontri erano di domenica e io avevo un bell'impegno tutte le domeniche, così ci siamo accontentati di alcune gite in montagna. Mi ricorderò sempre di quella volta in cui c'era un ragazzo che studiava veterinaria e capiva che animale c'era nel bosco dalle tracce di feci. Scusate, non è che voglio essere volgare, ma era proprio cosi' !!
Non c'è niente di meglio di una domenica passata nella natura. A questo proposito voglio aprire una piccola parentesi per Francy. Quando mia figlia era al Bruderholz, aveva gli alberi che avevano i rami talmente lunghi che entravano in camera e se ti sporgevi un po' con un po' di pane o un pezzo di biscotto arrivava subito uno scoiattolino.
Immaginatevi quando ho conosciuto Vladimir e il gruppo scout di Cacak !
Non credevo ai miei occhi !
E' tutto organizzato come da noi e fanno i campi come i nostri. Per cui che dire ??
Napred Cacak scouts !!!
Serbia e Montenegro scout
Savez Izvidjaca Jugoslavije
In the center of London !
venerdì 25 settembre 2009
TERZA LEZIONE DI ITALIANO
E' una cosa incredibile !
La sorte ci è avversa. Non vi immaginate quanto siano seguiti i nostri corsi di lingue e quanto spesso ci venga chiesto di continuare.
Io e Francy stiamo facendo il filo a due bei professori : Zeljko e Dashamir.
Purtroppo non si riesce ancora a decollare e cosi' ho deciso di fare un'ora di supplenza accontentando alcune ragazze di Cacak che stanno studiando l'italiano da sole.
La tecnica è molto diffusa !! Studiare una lingua con le canzoni !
Lasciatemi cantare
con la chitarra in mano
lasciatemi cantare ...
sono un italiano!
Buongiorno Italia gli spaghetti al dente
un partigiano come presidente,
con l'autoradio sempre nella mano destra
un canarino sopra la finestra.
Buongiorno Italia con i tuoi artisti,
con troppa America sui manifesti,
con le canzoni fatte con amore e cuore,
con più donne sempre meno suore.
Buongiorno Italia, buongiorno Maria,
con gli occhi pieni di malinconia,
buongiorno Dio ... sai che ci sono anch'io.
Lasciatemi cantare
con la chitarra in mano,
lasciatemi cantare
una canzone piano piano.
Lasciatemi cantare,
perché ne sono fiero:
sono un italiano,
un italiano vero.
Buongiorno Italia che non si spaventa
con la crema da barba alla menta,
con un vestito gessato sul blu
e la moviola la domenica in TV.
Buongiorno Italia col caffè ristretto,
le calze nuove nel primo cassetto;
con la bandiera in tintoria
e una Seicento giù di carrozzeria.
Buongiorno Italia, buongiorno Maria,
con gli occhi dolci di malinconia,
buongiorno Dio ... lo sai che ci sono anch'io.
Lasciatemi cantare
con la chitarra in mano,
lasciatemi cantare
una canzone piano piano.
Lasciatemi cantare,
perché ne sono fiero:
sono un italiano,
un italiano vero.
Importante :
anche io anch'io
la amica l'amica
lo udito l'udito
la autoradio l'autoradio
lo italiano l'italiano
chitarra ciao
spaghetti giorno
Presente indicativo del verbo essere:
io sono, tu sei, egli è , noi siamo, voi siete , essi sono
L'italiano vero di Toto Cutugno
Qui un piccolo aiutino
Opening in October the IX edition of La Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, this year topic L'Italiano tra arte, scienza e tecnologia (Italian between art, science and technology), a challenge for all the scholars in finding a connection between human studies and science.
La sorte ci è avversa. Non vi immaginate quanto siano seguiti i nostri corsi di lingue e quanto spesso ci venga chiesto di continuare.
Io e Francy stiamo facendo il filo a due bei professori : Zeljko e Dashamir.
Purtroppo non si riesce ancora a decollare e cosi' ho deciso di fare un'ora di supplenza accontentando alcune ragazze di Cacak che stanno studiando l'italiano da sole.
La tecnica è molto diffusa !! Studiare una lingua con le canzoni !
Lasciatemi cantare
con la chitarra in mano
lasciatemi cantare ...
sono un italiano!
Buongiorno Italia gli spaghetti al dente
un partigiano come presidente,
con l'autoradio sempre nella mano destra
un canarino sopra la finestra.
Buongiorno Italia con i tuoi artisti,
con troppa America sui manifesti,
con le canzoni fatte con amore e cuore,
con più donne sempre meno suore.
Buongiorno Italia, buongiorno Maria,
con gli occhi pieni di malinconia,
buongiorno Dio ... sai che ci sono anch'io.
Lasciatemi cantare
con la chitarra in mano,
lasciatemi cantare
una canzone piano piano.
Lasciatemi cantare,
perché ne sono fiero:
sono un italiano,
un italiano vero.
Buongiorno Italia che non si spaventa
con la crema da barba alla menta,
con un vestito gessato sul blu
e la moviola la domenica in TV.
Buongiorno Italia col caffè ristretto,
le calze nuove nel primo cassetto;
con la bandiera in tintoria
e una Seicento giù di carrozzeria.
Buongiorno Italia, buongiorno Maria,
con gli occhi dolci di malinconia,
buongiorno Dio ... lo sai che ci sono anch'io.
Lasciatemi cantare
con la chitarra in mano,
lasciatemi cantare
una canzone piano piano.
Lasciatemi cantare,
perché ne sono fiero:
sono un italiano,
un italiano vero.
Importante :
anche io anch'io
la amica l'amica
lo udito l'udito
la autoradio l'autoradio
lo italiano l'italiano
chitarra ciao
spaghetti giorno
Presente indicativo del verbo essere:
io sono, tu sei, egli è , noi siamo, voi siete , essi sono
L'italiano vero di Toto Cutugno
Qui un piccolo aiutino
Opening in October the IX edition of La Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, this year topic L'Italiano tra arte, scienza e tecnologia (Italian between art, science and technology), a challenge for all the scholars in finding a connection between human studies and science.
giovedì 24 settembre 2009
Gusti di frontiera 2009
Anche quest'anno si tiene la bellissima festa "Gusti di frontiera" a Gorizia.
I nostri boys Ske e Fatmir sono in pool position e già sono disperati perchè per 4 giorni non avranno nessuna connessione ad internet !
Naturalmente a noi interessa la parte balkanika !!
Quindi tutti a Gorizia dal 24 al 29 Settembre e un invito particolare ai motomuloni !
Grande attesa anche per il Borgo dedicato ai Balcani, che - in via Roma - racchiuderà all’interno dei propri stand i sapori audaci delle tradizioni culinarie di Albania, Bosnia, Croazia e Serbia. Piatti della cucina bosniaca e serba come la Sirnica (una sfoglia di pasta con formaggio), la dolma (verdure ripiene di riso) o la Pljeskavica (una sorta di hamburger di carne), ma anche piatti tipici dell’Albania come il Burek, le Qofte te ferguara, saporite polpette di carne sapientemente speziate, o dolci squisiti come la Baklava o il Kadaif. Carne stufata (una sorta di gulash dalla lenta cottura), Zagorski štrukli (a base di formaggio, noci, papavero, ortiche e mele) nonché miele e confetture rappresenteranno invece il biglietto da visita della Croazia a Gusti di Frontiera.
Via Crispi sarà invece inebriata da profumi e sapori del Borgo Slovenia. I nostri “vicini di casa” proporranno gli immancabili vini del Collio sloveno (Brda), nonché il prosciutto cotto nel pane, i deliziosi zlikrofi e la grande varietà di selvaggina. Il gulasch (pur con varianti assai differenti tra loro) accomuna la Slovenia all’Ungheria, che nel “percorso del sapore” proposto dalla mappa di Gust di Frontiera stanno fianco a fianco: in via Marconi sarà possibile gustare lo spezzatino di maiale con gnocchi di patate, la zuppa al ragù di cervo insaporita al dragoncello, gli gnocchi con la panna acida o al formaggio e le invitanti crepes di farina di granturco farcite con marmellata di prugne. La rinnovata via Rastello inoltre sarà teatro di un insolito mercatino che proporrà una selezione di tutti i vini prodotti nelle varie zone della Slovenia, che non mancheranno di stupire piacevolmente i visitatori della kermesse enogastronomica. Curata dall’Associazione amici di Borgo Antico, l’esposizione prevede la presenza autentica e genuina non delle grandi cantine, ma dei piccoli produttori di vino di zone talvolta poco conosciute, come Pomurje, Celje e la Dolenska. Da Capodistria giungeranno poi a Gorizia i produttori dell’apprezzato Refosco, mentre dalle valli del Vipacco arriveranno vini come lo jelen e la pinela.
comune.gorizia.it/eventi/gusti09
Darko ! l'amore mio !
Edizione 2008
mercoledì 23 settembre 2009
Sognando con Biljana
Che sorpresa e che piacere che ho avuto qualche giorno fa navigando su facebook, quando ho scoperto che la nostra amica Biljana Petrova di Skopje (che ha un sacco di talento) ha pubblicato il suo primo libro di poesie!
Il libro pubblicato in lingua macedone si chiama "Zarobeni snista" (che vuol dire sogni catturati) in cui Biljana raccoglie su 110 pagine 77 poesie create dal 1989 fino ad'oggi.
Per questo "bouquet" poetico, Biljana ha scelto "the best of" degli ultimi 20 anni per proporre una collezione eccletica ed inaspettata.
Biljana è nata a Skopje il 25 Aprile 1974 ed è laureata in Inglese e Letteratura. Scrive poesie da quando era piccola e scrive in diverse lingue.Oggi lavora come traduttrice.
Da pochi anni sta imparando l'italiano da sola...e ogni volta che impara una nuova lingua fa pure tentativi poetici anche in quella lingua. Anche se all'inizo sono magari ancora imperfetti non mi importa, l'importante è che sprigiona qualcosa dal cuore..
Ha anche ricevuto un paio di premi per le sue poesie quando era ancora alunna. Il più importante fin'ora è stato una Medaglia d'argento al "Shankar's International Children's Competition" in India che ha ricevuto quasi 20 anni fa per le sue poesie in inglese!
Per questo "bouquet" poetico, Biljana ha scelto "the best of" degli ultimi 20 anni per proporre una collezione eccletica ed inaspettata.
Biljana è nata a Skopje il 25 Aprile 1974 ed è laureata in Inglese e Letteratura. Scrive poesie da quando era piccola e scrive in diverse lingue.Oggi lavora come traduttrice.
Da pochi anni sta imparando l'italiano da sola...e ogni volta che impara una nuova lingua fa pure tentativi poetici anche in quella lingua. Anche se all'inizo sono magari ancora imperfetti non mi importa, l'importante è che sprigiona qualcosa dal cuore..
Ha anche ricevuto un paio di premi per le sue poesie quando era ancora alunna. Il più importante fin'ora è stato una Medaglia d'argento al "Shankar's International Children's Competition" in India che ha ricevuto quasi 20 anni fa per le sue poesie in inglese!
Scrive per sfogarsi, per dare un ordine ai suoi pensieri che le scorrono per la testa. È sul foglio bianco, dove mette "in riga" questi pensieri, che riesce a calmarsi e riesce a trovare la soluzione alle tante prove che la vita ci pone.
Chiedendole se nelle sue poesie è determinante il fatto che lei viva nei balcani, lei ribadisce:
"La mie poesie sono una cosa personale, ma va anche oltre.... sono dedicate al mondo, all' universo, all' Essere Umano."
"Non scrivo mai delle mie radici, non c'è patriottismo, o appartenenza a un certo popolo."
E aggiunge:
E aggiunge:
"Non scrivo neanche dal punto di vista di una "donna". Semplicemente scrivo come "io", come una voce di una coscienza che osserva e sente il mondo."
Non saprebbe se le sue poesie sarebbero diverse se andasse a vivere in un altro paese. Magari cambierebbero un po' le poesie, forse, ma daltronde, sarebbe pur sempre quello che lei si porta in cuore.
Non saprebbe se le sue poesie sarebbero diverse se andasse a vivere in un altro paese. Magari cambierebbero un po' le poesie, forse, ma daltronde, sarebbe pur sempre quello che lei si porta in cuore.
C'e' una piccola curiosita' per quanto riguarda la pubblicazione di questo libro...
L'idea è nata a Vidovdan di quest'anno quando Biljana ha partecipato ad un evento organizzato dai serbi a Skopje, dove ha conosciuto alcuni scrittori che le hanno offerto di presentarla a degli editori e tipografie...
Da quel piccolo discorso... le si sono aperte tutte le porte, e durante i 3 mesi estivi di duro lavoro, anche grazie alla disponibilità delle persone che hanno creduto in lei, ecco che il libro è diventato realtà, ed è uscito il 09.09.2009!
Anche se Biljana scrive ormai 20 anni..non aveva mai pensato che sarebbe stato possibile pubblicare un libro ma, come commenta lei, San Vito (Vidovdan = giorno di San Vito) l'ha aiutata un pochino a realizzare questo sogno!
Potete seguire Biljana sul suo blog "Biljana's poems" oppure su twitter.com/coffeecupp.
Se siete su facebook la trovate qui: http://www.facebook.com/biljana.petrova
E qui trovate il sito del libro!
martedì 22 settembre 2009
Grande "piccola Svoboda" !
Sabato 19 Settembre alle ore 18, nella Galleria Tirrena a Torino si è svolto il concerto della nostra cara e ben amata Svoboda.
Dato l'angusto spazio, non è stata possibile l'esibizione di tutti i membri del gruppo, come nel concerto dello scorso Luglio.
In formazione ridotta, la Svoboda si è fatta ugualmente valere.
L'acustica nella Galleria Tirrena era buona e Stefania ha una voce così meravigliosa che ha incantato tutti.
Io poi, sono rimasta particolarmente contenta, perchè ho sentito dei brani nuovi.
Purtroppo non è andato tutto bene, perchè il reportage fotografico e video ha avuto i suoi problemi.
Qualcuno dei miei numerosi figli, aveva spostato un tasto della mia telecamera da automatico in manuale, per cui la prima mezz'ora di concerto l'ho passata a cercare di riparare il guasto ( si sà.. le donne e la tecnologia.. !!)
In quanto a fare foto era veramente un'impresa impossibile. Luce zero.
Dovete quindi basarvi principalmente sulle mie emozioni e quindi :
divini e sublimi !
La SVOBODA ORCHESTRA è una formazione composta da voce, archi, fiati, chitarre, basso, batteria e percussioni. Accanto a composizioni originali propone riletture “contaminate” di brani e canzoni che vanno dal Mediterraneo alla Mitteleuropa fino all’Oriente più estremo, con uno spirito da festa di matrimonio nomade.
La SVOBODA ORCHESTRA è stata definita un ensemble specializzato nel recuperare tradizione e folk viaggiando dal Manzanarre al Reno, e ancora più in là verso i Balcani, su di una trascinante e coinvolgente carovana targata world music … un circo all’incrocio tra la tradizione Klezmer e la musica da cinema.
Vi ricordiamo che :
"In occasione della Marcia Mondiale della Pace e della Nonviolenza Svoboda Orchestra terrà un concerto venerdì 2 ottobre a Torino al cortile del Maglio. L¹ingresso è gratuito e l’orario d’inizio del concerto della Svoboda Orchestra è intorno alle 22,30. Prima ci saranno altri spettacoli.
La Marcia Mondiale della Pace e della Nonviolenza è una proposta concreta di mobilitazione sociale senza precedenti che accomunerà tutti i continenti in un unico percorso, quello della pace.
6 continenti, 90 paesi, 160.000 km di strada. Una marcia che ha origini lontane: è stata lanciata durante il Simposio del Centro Mondiale di Studi Umanisti di Punta de Vacas, in Argentina, il 15 novembre 2008, da un’idea di Rafael de la Rubia. Nata per creare coscienza rispetto alla situazione mondiale in cui versa l’umanità al giorno d’oggi: una realtà minacciata dalla lotta agli armamenti, da conflitti nucleari e dall’occupazione militare dei territori. Una realtà che chi marcia ha deciso di cambiare."
Le foto e i filmati appartengono al gruppo Svoboda e sono sotto copyright.
Un cammello e un dromedario.
Limonchiki.
Hava nagila.
Il concertone di Luglio.
Svoboda orchestra.
domenica 20 settembre 2009
Dule and serbian Hip Hop
Ragazze, vi presento il ragazzo più bello di Cacak.
Si chiama Dule e non è soltanto bellissimo, è anche simpaticissimo, bravissimo e intelligentissimo. Un amore, detto in parole povere !
Lui balla l'hip-hop e non mi chiedete assolutamente che differenza c'è col rap o con la break dance, perchè non la so', anzi sarei curiosa di saperlo, se qualcuno ha notizie.
Stavolta, oltre all'anziana madre, abbiamo un'altra persona in famiglia che è rimasta fulminata : mia figlia.
La piccola peste non è tanto rimasta affascinata da Dule in se' per se', quanto dal fatto che in quasi tutte le foto Dule ha la kefiah e mia figlia la adora (anche se ne ha una azzurra, quindi di seconda generazione).
Qui si potrebbe aprire un discorso immenso su come si vede la politica estera nei diversi paesi balkanici, ma.. brrrr..., magari in privato tramite mail !
Se volete sapere un segreto io ho una foto di Dule che non posso pubblicare.
Si tratta di uno scherzo in un camerino durante una gara di hip hop e forse convinco Dule a mandarvela se fate richiesta tramite mail. Vi assicuro che c'è da spanciarsi dalle risate!
Ma adesso.. sinceramente.. voi che mi conoscete bene.. quant'è che io dico che un uomo per farlo ragionare bene bisogna metterlo a testa in giù ?
Poi Dule col mio amico Stepa !! Non ho parole ! Tanto scatenato uno, tanto freddo e impassibile l'altro !!!
Quindi, ragazze, stropicciamoci gli occhi !!!!!
Thank you very much Dule to put up our redemption !!!
Se necessitate di ricordarvi cos'è hip hop, eccovi alcuni esempi:
Star dance 2006
La Luna Jagodina Serbia Hip Hop
Miodrag Cvetkovic
Milena Veljkovic Serbia hip hop
Bump - La Luna Jagodina (Cacak 2008)
Justified" - La Luna Jagodina (Vrsac 2008)
Sul sito di Star dance trovate delle belle danze e niente meno che Zdravko Colic !
E adesso se non siete seduti.. sedetevi !!
Questo video è dedicato a Riccardo, il più bel ragazzo italiano, che ha detto che le ragazze serbe sono le più belle dell'universo. Come dargli torto ?
Ecco il VIDEO !!!
balkan_crew at yahoo.it
Si chiama Dule e non è soltanto bellissimo, è anche simpaticissimo, bravissimo e intelligentissimo. Un amore, detto in parole povere !
Lui balla l'hip-hop e non mi chiedete assolutamente che differenza c'è col rap o con la break dance, perchè non la so', anzi sarei curiosa di saperlo, se qualcuno ha notizie.
Stavolta, oltre all'anziana madre, abbiamo un'altra persona in famiglia che è rimasta fulminata : mia figlia.
La piccola peste non è tanto rimasta affascinata da Dule in se' per se', quanto dal fatto che in quasi tutte le foto Dule ha la kefiah e mia figlia la adora (anche se ne ha una azzurra, quindi di seconda generazione).
Qui si potrebbe aprire un discorso immenso su come si vede la politica estera nei diversi paesi balkanici, ma.. brrrr..., magari in privato tramite mail !
Se volete sapere un segreto io ho una foto di Dule che non posso pubblicare.
Si tratta di uno scherzo in un camerino durante una gara di hip hop e forse convinco Dule a mandarvela se fate richiesta tramite mail. Vi assicuro che c'è da spanciarsi dalle risate!
Ma adesso.. sinceramente.. voi che mi conoscete bene.. quant'è che io dico che un uomo per farlo ragionare bene bisogna metterlo a testa in giù ?
Poi Dule col mio amico Stepa !! Non ho parole ! Tanto scatenato uno, tanto freddo e impassibile l'altro !!!
Quindi, ragazze, stropicciamoci gli occhi !!!!!
Thank you very much Dule to put up our redemption !!!
Se necessitate di ricordarvi cos'è hip hop, eccovi alcuni esempi:
Star dance 2006
La Luna Jagodina Serbia Hip Hop
Miodrag Cvetkovic
Milena Veljkovic Serbia hip hop
Bump - La Luna Jagodina (Cacak 2008)
Justified" - La Luna Jagodina (Vrsac 2008)
Sul sito di Star dance trovate delle belle danze e niente meno che Zdravko Colic !
E adesso se non siete seduti.. sedetevi !!
Questo video è dedicato a Riccardo, il più bel ragazzo italiano, che ha detto che le ragazze serbe sono le più belle dell'universo. Come dargli torto ?
Ecco il VIDEO !!!
balkan_crew at yahoo.it
venerdì 18 settembre 2009
Rita e i balkani (seconda parte)
Continua da qui. ...Resta ormai soltanto una giornata prima del rientro ai patri lidi e dobbiamo decidere come spendere bene il nostro tempo. Casualmente scoviamo un artigiano che incide l'ottone e, ipso facto, concordiamo che per l'indomani, prima della nostra partenza, ci prepari una targhetta per il campanello di casa. E pensare che in Italia eravamo quasi impazziti in tale ricerca, cercando di approfittare delle ferie per sbrigare questa piccola faccenda domestica, ma avevamo trovato tutto chiuso fino a settembre. Decidiamo di visitare il parco forestale di Topcider che si estende in collina, lungo la valle del fiume Topcidenka, affluente della Sava, poco fuori dal centro. Qui gli ottomani avevano le fonderie per fabbricare i cannoni e tenevano l'artiglieria a difesa della città (Top in turco significa cannone e dare valle, da cui il significato “valle degli artiglieri”). Nel 1831 il knez Milos Obrenovic scelse la zona per costruirvi una residenza campestre, denominata Milosev konak. Dal 1954 tale residenza è adibita a museo, a commemorare la prima rivolta contro i turchi. La specie arborea qui più diffusa è quella dei platani, fra i più vecchi d'Europa; di fronte al Milosev konak ce n'è uno alto ben 34 metri. Pranziamo divinamente all'antico ristorante omonimo in compagnia, fra gli altri, di diplomatici giapponesi. Per la serata Zora ci invita ad un concerto di musica messicana che si terrà in municipio. A dire il vero siamo un po' scettici e accettiamo più per cortesia che per curiosità, mente poi l'esibizione si rivelerà al di sopra di ogni aspettativa. Zora è di Cacak ed è una persona naturalmente amabile: si presenta ai ragazzi dello staff organizzativo e si imbatte in un giovane dirigente suo compaesano; non si conoscono, ma scatta spontaneamente una simpatia che ci fa guadagnare dei posti d'onore, assieme a politici locali e all'ambasciatrice messicana. Ci presentano perfino all'affabile normalista Jorge Altieri Hernandez, che ci invita calorosamente a fargli visita anche in Messico. Egli è oriundo di Prato e ci considera “connazionali italiani.” Lo spettacolo del suo gruppo è veramente entusiasmante e coinvolgente, ascoltiamo un coro molto originale che canta in onore dei diversi messicani residenti a Belgrado. Un melange di musica classica, moderna internazionale e tradizionale messicana. Il concerto si chiude sulle note di una strepitosa versione di Guantaramera. Poi tutti veniamo coinvolti a ballare, cantando l'inno nazionale messicano. Anche lo sfondo è notevole, non ero mai entrata nel municipio cittadino e lo scenario che ci si presenta dall'interno dell'antico e curatissimo palazzo è veramente maestoso. La serata continua a Scadarlija, con degli squisiti cevapi e kaymak bosniaci e poi con una godibile passeggiata sull'acciottolato di questo quartiere, autentico gioiello di armonia. E' tutto così diverso d'estate, rispetto alle altre volte in cui l'ho frequentato in stagioni diverse: tutta la gente che cena beatamente all'aperto e gli svariati musicisti le cui melodie si alternano e si confondono assieme, contribuiscono a rendere l'atmosfera più magica di come l'avevo percepita in passato e di come la ricordavo. E' giunta ormai l'ora degli acquisti finali, di souvenir per gli amici e di cose per noi (cibarie e vino, film in dvd, cd musicali) e Terazije è il luogo perfetto per le nostre compere. Per poco non ci dimentichiamo della targhetta in ottone, che fra l'altro risulta di sapiente fattura, proprio come desideravamo e reperita ad un costo piuttosto conveniente. Consumiamo un pranzetto propriamente serbo, con particolare calma e tranquillità, al punto che è un vero miracolo se non perdiamo il nostro treno, quel treno destinato a riportarci alla solita routine di casa, seppure ancora una volta arricchiti dalle esperienze fatte, ma inesorabilmente iniziamo già ad essere pervasi da una certa nostalgia, nostalgia per terre accoglienti ed amate.
mercoledì 16 settembre 2009
Un sorriso per ogni lacrima
Nei giorni scorsi sfruculiavo per il web quando ti incontro Alessandro. Vengo così a scoprire una favola senza fine e scopro anche che i miei amici lo conosco già.
E dirmelo ?
Bè.. comunque adesso non sò da dove cominciare, perchè Alessandro è una persona così fantastica che non trovo le parole.
Sono sicura che, come me, lo conoscerete tramite le tante cose belle che hanno scritto di lui.
Del suo lavoro non se so' molto. Insegna ? E' un luminare della scienza ?
Sò che ha scritto due libri e il secondo è il racconto della sua esperienza di volontario nella ex-Yu e quindi....
Un sorriso per ogni lacrima.
E’ la frase che dice Beba alla mamma, perché ha pianto tanto per Sanja, la figlia annegata nel fiume. Tanti sorrisi, al posto di tutto quel pianto, di tutto quel dolore.
Un libro che non è romanzo, né libro di racconti... che voleva essere raccolta di stilettate, di pugnalate… allo stomaco, al fegato, agli occhi, al cuore di ognuno che lo leggerà. Un libro, quindi, di colpi bassi.
Perché la guerra fa male, sempre.
Spesso, ce ne dimentichiamo, assorti come siamo nelle nostre attività quotidiane, quasi che esse soltanto esistano, quasi che per esse soltanto si debba vivere.
Tutti, invece, potremmo un giorno svegliarci e accorgerci che tutto cambia e precipita verso un vortice che ci inghiottirà.
Perché la guerra è sleale, non ha codici etici, non guarda in faccia a nessuno. E a rimetterci sono sempre gli stessi, i più deboli. Fra questi, i bambini.
Ma proprio perché è un libro dove si parla di bambini, ognuno col suo nome, ognuno con la sua immagine che riporta a una voce, a un gesto, a uno sguardo che sia, allora, un libro di sorrisi. Perché il sorriso dovrà sempre, avere la meglio.
Dobbiamo costringerci a pensarlo. Anche quando si piange, anche se sembra non essercene più il motivo, bisogna sorridere.
E poi, al sorriso di Beba dobbiamo continuare a credere...
Alessandro Di Meo vive e lavora tra Zagarolo e Roma. Da anni impegnato con l'associazione "Un Ponte per..." in attività di volontariato in solidarietà con le vittime della "guerra permanente", si è occupato in particolare dei profughi e degli sfollati della ex Jugoslavia. Ha già pubblicato, in passato, per Multimage edizioni, una raccolta di racconti-denuncia contro il razzismo strisciante e dilagante nella nostra società: "Quando scelsi il posto dove sarei nato". Parte del ricavato della vendita del libro andrà a finanziare le attività di "Un Ponte per..." in Serbia.
Un sorriso per ogni lacrima
Caro Alessandro, la nostra crew ti vuole dedicare due video:
Amiamo i vostri sorrisi
e i sorrisi della nostra crew
E dirmelo ?
Bè.. comunque adesso non sò da dove cominciare, perchè Alessandro è una persona così fantastica che non trovo le parole.
Sono sicura che, come me, lo conoscerete tramite le tante cose belle che hanno scritto di lui.
Del suo lavoro non se so' molto. Insegna ? E' un luminare della scienza ?
Sò che ha scritto due libri e il secondo è il racconto della sua esperienza di volontario nella ex-Yu e quindi....
Un sorriso per ogni lacrima.
E’ la frase che dice Beba alla mamma, perché ha pianto tanto per Sanja, la figlia annegata nel fiume. Tanti sorrisi, al posto di tutto quel pianto, di tutto quel dolore.
Un libro che non è romanzo, né libro di racconti... che voleva essere raccolta di stilettate, di pugnalate… allo stomaco, al fegato, agli occhi, al cuore di ognuno che lo leggerà. Un libro, quindi, di colpi bassi.
Perché la guerra fa male, sempre.
Spesso, ce ne dimentichiamo, assorti come siamo nelle nostre attività quotidiane, quasi che esse soltanto esistano, quasi che per esse soltanto si debba vivere.
Tutti, invece, potremmo un giorno svegliarci e accorgerci che tutto cambia e precipita verso un vortice che ci inghiottirà.
Perché la guerra è sleale, non ha codici etici, non guarda in faccia a nessuno. E a rimetterci sono sempre gli stessi, i più deboli. Fra questi, i bambini.
Ma proprio perché è un libro dove si parla di bambini, ognuno col suo nome, ognuno con la sua immagine che riporta a una voce, a un gesto, a uno sguardo che sia, allora, un libro di sorrisi. Perché il sorriso dovrà sempre, avere la meglio.
Dobbiamo costringerci a pensarlo. Anche quando si piange, anche se sembra non essercene più il motivo, bisogna sorridere.
E poi, al sorriso di Beba dobbiamo continuare a credere...
Alessandro Di Meo vive e lavora tra Zagarolo e Roma. Da anni impegnato con l'associazione "Un Ponte per..." in attività di volontariato in solidarietà con le vittime della "guerra permanente", si è occupato in particolare dei profughi e degli sfollati della ex Jugoslavia. Ha già pubblicato, in passato, per Multimage edizioni, una raccolta di racconti-denuncia contro il razzismo strisciante e dilagante nella nostra società: "Quando scelsi il posto dove sarei nato". Parte del ricavato della vendita del libro andrà a finanziare le attività di "Un Ponte per..." in Serbia.
Un sorriso per ogni lacrima
Caro Alessandro, la nostra crew ti vuole dedicare due video:
Amiamo i vostri sorrisi
e i sorrisi della nostra crew
martedì 15 settembre 2009
Češka Televizija
Decisamente un giornalismo difficile quello di questo povero reporter che ha seguito la Stella rossa a Praga
Qui il filmato
lunedì 14 settembre 2009
Elisa e la Croce rossa
Incredibile !! Sono troppo contenta !!
Elisa ci ha permesso di condividere le foto della sua esperienza in Montenegro.
Sono meravigliose ! Come è esattamente meravigliosa Elisa : bellissima e bravissima.
E' uno scambio internazionale tra la Croce Rossa Italiana (Regione Toscana) e la Croce Rossa del Montenegro per conoscere meglio le attività e il modo di lavorare delle due Società Nazionali di Croce Rossa.
Se avete domande le potete fare qui o tramite mail : balkan_crew at yahoo.it.
Grande Elisa !!
Elisa ci ha permesso di condividere le foto della sua esperienza in Montenegro.
Sono meravigliose ! Come è esattamente meravigliosa Elisa : bellissima e bravissima.
E' uno scambio internazionale tra la Croce Rossa Italiana (Regione Toscana) e la Croce Rossa del Montenegro per conoscere meglio le attività e il modo di lavorare delle due Società Nazionali di Croce Rossa.
Se avete domande le potete fare qui o tramite mail : balkan_crew at yahoo.it.
Grande Elisa !!