giovedì 24 luglio 2008
IL FOGLIONE DI GIAVERA
Grazie alla mitica Rita veniamo a conoscenza di una organizzazione fantastica.
Anche Skender sarà entusiasta.
Riportiamo il commento al lavoro di questa organizzazione da parte di Gad.
Non facciamola troppo facile. Sappiamo benissimo che l’incontro può essere faticoso quando non si consuma allegramente in una palestra con tanto di artigianato e gastronomia etnica in esposizione per i curiosi e i golosi. Lo sappiamo che il dialogo fra persone diverse per reddito, cultura, aspettative implica rinunce a una parte del sé, destabilizza, induce alla nostalgia di un bel tempo che fu mai esistito nella realtà. Però volenti o nolenti ci tocca. E allora tanto vale ricordarci che la parola identità ha la stessa radice semantica della parola identico: ciò che ci accomuna ai diversi venuti fra noi, sarà sempre molto molto molto più di quel che ci separa. E dunque la nostra stessa identità si configura attraverso la relazione. Chi invece propone di fossilizzarla nella contrapposizione all’identità altrui, va definito per quello che è: un truffatore, uno spacciatore di false identità.
Altro che paura del meticciato, ma ve lo immaginate cosa sarebbe Giavera del Montello nel 2005 senza le contaminazioni culturali di cui ha saputo avvalersi la sua gente?
Gad Lerner
Maggiori informazioni qui
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