giovedì 20 maggio 2010
La storia di Nadia
Nei giorni scorsi ho incontrato Z. , una ragazza moldava molto carina.
Mi piace raccontarvi la sua storia, ma per non dire il vero nome la chiameremo Nadia.
Nadia è laureata e separata con un bambino. Vive in Moldavia e lavora 12 ore a notte in una fabbrica per pochi soldi. Decide di fuggire e si fa prestare i soldi da un usuraio ad un tasso del 20%. Arriva in Italia dopo 3 giorni di viaggio in autubus e viene scaricata alla periferia di Roma. E' mattina e Nadia non conosce nessuno. Chiama l'amica, ma questa le dice che fino a sera non potrà venire. Allora Nadia si siede su una panchina e le si avvicina un uomo che parla russo. Lei ha paura, trema, ma per fortuna il signore è una brava persona che sà che ogni settimana c'è un autobus da quelle parti che scarica ragazze moldave. Il signore accompagna Nadia in banca e lei cambia i soldi, poi vanno in un supermercato e comprano qualcosa da mangiare. A sera finalmente arriva un ragazzo a prenderla. Vanno a dormire in una fabbrica abbandonata che il giorno dopo sarà sgombrata dalla polizia. Nadia parte per un'altra città, dove ha un'amica che la puo' aiutare. Lì rimarrà per qualche tempo occupandosi della villa di una ricca famiglia. Poi Nadia decide di trasferirsi a Torino e trova lavoro in una piccola fabbrica. Da quattro anni non vede il figlio e così decide di tornare in Moldavia a prenderselo. Fà tutti i documenti necessari, ma quando arrivano alla frontiera con l'Austria, Nadia si accorge che non ha il visto a posto per il bambino. Le leggi erano cambiate proprio in quei giorni. Cosi' Nadia si ferma vicino al confine e paga 2.000 euro per un visto falso. Il figlio deve viaggiare con un'altra famiglia in auto. Nadia attraversa il confine in treno e aspetta il figlio alla stazione di Udine. Ma il figlio non arriva. Passano le ore e niente. In stazione Nadia è diventata popolare. Tutti si occupano di questa giovane mamma che non sa' nulla del figlio. Finalmente una telefonata che dice che si è rotta l'auto e che il figlio arriverà il giorno dopo. Il giorno dopo Nadia è ancora in stazione e sviene dalla stanchezza. Tutti l'aiutano e a sera, la sorpresa ! Il figlio di Nadia arriva in auto con la falsa famiglia.
La vita col bambino non è facile. Nadia va a lavorare in fabbrica e il bimbo è solo, ma ha tanta voglia di integrarsi. In pochissimo tempo il bambino impara la lingua e si fa degli amici. A 10 anni il figlio di Nadia è capace a farsi da mangiare, fa i compiti e tutto sembra andare bene.
All'improvviso Nadia si deve operare e, a sorpresa, viene licenziata.
Da' fondo a tutti suoi risparmi e dopo 6 mesi senza lavoro per fortuna riesce a trovare un posto come badante .
Ora Nadia è felice. E' giovane, carina e ha tanta voglia di fare.
Da poco ha intrapreso un'attività commerciale che va molto bene nonostante la crisi.
A lei facciamo i nostri migliori auguri e complimenti.
incredibile !
RispondiEliminaivana di cacak ha un profilo su libero !!!!!!
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