mercoledì 1 settembre 2010
Da una favola chiamata Piotr: "Lupi nella nebbia"
Davvero ho le lacrime agli occhi dalla gioia. L'anno scorso c'era stato Alex, un ragazzo giovanissimo che ci aveva chiesto di seguirlo passo passo nelle sue ferie balkanike e l'abbiamo fatto con immenso piacere. Quest'anno c'è Piotr che risponde a ogni nostro post e a ogni nostra mail con un interesse veramente ammirevole. Gli ho chiesto di commentare un libro che ha letto e lui.. subito :
Lupi nella nebbia
Autori: Ciulla Giuseppe Romano Vittorio
Sottotitolo: Kosovo: l'ONU ostaggio di mafie e USA
Un pugno in faccia dato con stile, così potrremmo definire questo libro.
Il taglio giornalistico rende il volume assolutamente consigliabile a chi
per la prima volta si avvicini all'intrico di interessi e passioni chiamato
Kosovo. Tuttavia anche chi padroneggiagià l'argomento può trovare in questo
libro importanti spunti di riflessione.
Gli autori, entrambi giornalisti free-lance collaboratori RAI, offrono
un'ampia panoramica della realtà, e della complessità, di questa regione.
A riprova della volontà di fare chiarezza senza cadere in sterili
posizioni ideologiche, vengono anche riprodotti diversi documenti
ufficiali, tra gli altri di ONU e UNMIK.
Ogni capitolo è una tappa nel viaggio verso, se non la verità, almeno il
tentare di capire come sia possibile che la classe politica al governo in
Kosovo sia immune da qualsiasi tentativo di messa in giudizio, nonostante
la palese connivenza (per non dire oltre) con la criminalità organizzata
dedita ai traffici più illegali, e redditizi.
Leggendo questo libro sembra incredibile che la "banalità" di quanto sta
avvenendo in oltre Adriatico non sia lampante agli occhi di tutti. e sembra
ancora più "strano" il fatto che la comunità internazionale permetta tutto
quanto è descritto, e documentato, dagli autori. Basti pensare alla
"liquidazione" degli avversari politici del premier Thaci.
Ma il sottotitolo del libro è eloquente...
Piotr
Grande Piotr !
Gli albanesi vanno in Eu col passaporto serbo
Hashim Thaci
“Con la Serbia noi kosovari non abbiamo nulla a spartire se non una comune ambizione ad entrare un giorno nell’Unione europea” ha detto il premier Thaci, ex combattente dell’esercito volontario albanese per l’indipendenza di Pristina da Belgrado, l’Uck. Poi, ringraziando l’Onu per quanto fatto in questi nove anni in terra kosovara ha gentilmente chiesto al Palazzo di vetro di ritirare dal territorio della nuova nazione le proprie truppe in quanto ritiene ormai concluso il compito dell’Unmik.
Davvero un ottimo lavoro presidente !!!!!
Il parere di Beppe Grillo
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Il sedicente premier Thaci (nomen omen) farebbe meglio a starsene zitto.
RispondiEliminail nostro caro skender dice lo stesso !
RispondiEliminabalkan-crew.blogspot.com/
2009/04/omologhi.html
omologhi
5 aprile 2009
balkan-crew
date anche uno sguardo qui
RispondiEliminaadrenola.blogspot.com/2010/09/ecco-il-nuovo-kosova.html
Vivo in Svizzera e l`altro giorno vedo al telegiornale che un "serbo" con un chiaro nome albanese è stato condannato per traffico di droga.È cosi che fanno e hanno fatto, infangando la Serbia e i serbi. Rubando anche il Kosovo al quale hanno avuto accesso gentilmente anni prima e gli davano pure il passaporto.. Thaci è un trafficante di organi umani e lavora per i massoni..
RispondiEliminacaro commentatore anonimo
RispondiEliminaquesto non lo possiamo accettare
che il kosovo sia serbia lo penso anche io, ma per tutto cio' che riguarda i crimini di una persona, deve essere la giustizia a dirlo
possiamo dire in generale che il kosovo è tristemente finito in mano a dei criminali e forse era uno degli obiettivi dei bombardamenti umanitari
grazie comunque del tuo commento
magari la prossima volta firmati con un nick