giovedì 31 dicembre 2009

Happy 2010 !!!


Con la favolosa notizia della vittoria della squadra di Cacak, vi auguriamo una buona fine e un buon principio !!!!
Buon anno dalla nostra crew !

Mladost Cacak-Salinas Falcons Tuzla 64-62
Mladost Cacak: Milinkovic 12, Petrovic, Popovic 6, Ristanovic 7, Kocovic 10, Tutunovic, Ciric, Smiljanic, Gavrilovic, Sipetic 18, Radovanovic 11, Kurcubic, Milovic. Coach Mihailo Susic
Salinas Falcons Tuzla: Pilavdzic 23, Pasic, Ismailovski 4, Cackovic, Delibegovic 1, Bencun, Stipanovic 2, Srabovic, Andrijevic 32. Coach Mirza Kehic
Il Mladost Cacak vince il torneo per la terza volta e vede il proprio numero 8, Nikola Kocovic, premiato come miglior giocatore straniero del torneo. Dopo un quarto e mezzo la partita sembra finita: Cacak in vantaggio di venti lunghezze grazie a un’ottima difesa su Pilavdzic e Tuzla in grande difficoltà. Ma dopo l’intervallo la partita si accende: Tuzla dà il via a un’entusiasamante rimonta, culminata nel vantaggio sul 46-45 allo scadere del terzo periodo. La gara si risolve poi solo nell’ultimo minuto di gioco a favore dei serbi, grazie ai punti di Kocovic e Sipetic.

Miglior Giocatore Straniero
Nikola Kocovic (KK Mladost Cacak)
Miglior Giocatore Italiano
Emanuele Maneffa (Vismara Milano)
Miglior Quintetto
Josip Andrijevic (Salinas Falcons Tuzla)
Nikola Sipetic (KK Mladost Cacak)
Sergi Rourera (Sant Josep Badalona)
Riccardo Rotta (BluCeleste Basket Lecco)
Gabriele Franchetto (Lettera 22 Ivrea A)

Canestri senza reti
Canestri senza reti 10a edizione

martedì 29 dicembre 2009

Dalla Spagna ai Balkani... si balla !


Quella che vedete è l'unica foto che ho fatto in una serata in cui mi sono scatenata nel ballo in una bellisma sala di Bavone Canavese.
Per la decima edizione di canestri senza reti, la Lettera 22 ha superato se stessa !!
Grandi, grandissimi !!
E poi in finale ci sono Cacak e Tuzla !!


Che bello, Josip ci ha dato una sua foto.
Io sono la prima a sinistra con le mani alzate

Uuuuuauaaaauuuu... sembra che mi sia drogataaaaaaaaaaaaaaa !!!

lunedì 28 dicembre 2009

Cenestri senza reti 2009 è iniziato ...


La favola è dinuovo iniziata e per la decima volta !!
Come fare a raccontarvi la gioia di oggi, con questi ragazzi balkanici... bellissimi e simpaticissimi.
Se non credete a me chiedete a Maria !!
Vi posso solo dire che l'autobus di Kragujevac aveva le batterie completamente scariche e uno dei due autisti è venuto a chiedermi di parlare con l'autista del pulman italiano per connettere i cavi e far partire l'autobus.
L'autista italiano ci ha guardato esterefatto e ha detto :
- Ma non è possibile, chiamate l'elettrauto !
In quel momento avreste dovuto vedere la faccia dell'autista serbo !
Mi guarda e mi dice : "Voi italiani vi perdete in un bicchier d'acqua !"
In un attimo di secondo Croazia e Bosnia erano accorse ad aiutare e sequestrato il pulmino della Lettera 22 e quello croato, con 4 cavi e due batterie.. olè.. il pulman è partito !!!
Grandi Balkani !! Fate vedere al mondo chi siete !!!
Io, per parte mia, ho passato 6 ore che mi sono sembrate 6 minuti !!!!



Magica Balkania !

sabato 26 dicembre 2009

Folklore serbo a Merano

Davvero fantastico !! In una cittadina italiana veramente difficile come Merano, un gruppo di serbi riscuote tanta simpatia e tanto affetto.
Piovono regali natalizi !!
Che bello !










venerdì 25 dicembre 2009

Ado e i Nema frontiera


Il 23 Dicembre 2009 si è svolta a Torino, presso il caffè Basaglia, la cena natalizia oraganizzata dall'Associazione Onlus "Nema frontiera".
Purtroppo avevo dimenticato a casa la macchina fotografica e quindi vi posso trasmettere la mia gioia solo con le parole e non con le immagini.
Spero che tutti possiate capire quanto sia stata una bella serata e quanto si sia mangiato bene.
I ragazzi di "Nema frontiera" sono a dir poco favolosi.
Ma la serata non è finita in una grande abbuffata, bensì c'è stato un secondo risvolto positvo, ovvero l'incontro con Ado Hasanovic.
Qui apro una parentesi. Di solito si capisce tutto il contrario di quello che voglio dire, per cui, prima di saltare a conclusioni affrettate e crocifiggermi innocente, chiedete spiegazioni.
Nei Balkani, di solito, il nome e il cognome identificano una persona e già si puo' intuire se una persona è musulmana o ortodossa.
Ado è venuto a presentare il suo documentario "JA SAM IZ SREBRENICE" e appartiene all'associazione "Prijatelji Srebrenice".
Ora, per chi è un po' addentro alla questione balkanika, sà che basta dire la parola "Srebrenica" per scatenare i più terribili uragani, mentre qui vorremmo navigare in acque chete e tranquille.
Onde per cui, il motivo per cui vi racconto queste cose, è che Ado è un bellissimo ragazzo che non ha detto nessuna parola cattiva contro nessuno e il suo documentario è bellissimo perchè fa vedere i giovani ragazzi di Srebrenica che non parlano di guerra, odio, ma di tanta speranza nel futuro.
A me è anche tanto piaciuto vedere la città di Srebrenica, perchè noi occidentali ce la immaginiamo distrutta e morta, mentre è l'esatto opposto.
Direi, senza ombra di dubbio, che ci sono più segni di bombe a Belgrado che a Srebrenica anche se, da ricca cittadina che era, ora è tra le più povere.
Dopo il documentario c'è stato un piccolo dibattito e io ho tempestato Ado di domande (as usual !)
La risposta che mi è piaciuta di più è stata :
- La Bosnia vuole entrare in Europa ?
- Dipende cosa l'Europa ha da offrire.
Oh !! Sante parole !! Il mio giudizio personale è che Ado è una persona che ragiona con la propria testa !



Nema frontiera

mercoledì 23 dicembre 2009

Arriva il Natale 2009

Mandateci le foto delle vostre feste natalizie.
Qui gli auguri di Tose.





























È quasi Natale e a Bologna che freddo che fa
io parto da Milano per passarlo con mamma e papà
il mondo forse non è cambiato mai
e pace in terra no non c’è e non ci sarà
perché noi siamo uomini di buona volontà
non so perché questo lusso di cartone
se razzismo guerra e fame ancora uccidono le persone
lo sai cos’é dovremmo stringerci le mani
o è Natale tutti i giorni o non è Natale mai
intanto i negozi brillano e brilla la tv
le offerte speciali e i nostri dischi si vendono di più
il mondo forse non è cambiato mai
ma pace in terra forse un giorno ci sarà
perché il mondo ha molto tempo,
ha tempo molto più di noi
intanto noi ci facciamo i regali il giorno che è nato Cristo arricchiamo gli industriali
e intanto noi ci mangiamo i panettoni il giorno che è nato Cristo diventiamo più ciccioni
lo sai cos’è dovremmo stringerci le mani o è Natale tutti i giorni o non è Natale mai.
Luca Carboni – Jovanotti

martedì 22 dicembre 2009

Una mamma serba e una mamma albanese davanti ad una scuola


Non ho cambiato neanche una virgola :

…in realtà, è andata così: io ho visto, davanti alla scuola, che c'era questa ragazza, che fra l'altro, assomiglia tanto alle mie cugine, da parte di papà, e stava sempre da sola soletta. poi ho sentito che era albanese, e per evitare storie e polemiche, la evitavo anch'io. stavo quasi sempre da sola o con un'altra ragazza, Rom romena, ma è un'altra storia bella anche questa... e te la racconto un'altra volta.
la ragazza albanese aveva un figlioletto strano ma simpatico.
e così è andata per UN ANNO E MEZZO!
un bel giorno questa si avvicina a me e io mi dico "ecco, ci siamo....". lei mi dice "ciao, ho sentito che anche tu sei straniera..." e io "ehm, sì...". lei fa "ma di dove sei?" e io "sono jugoslava". lei: "sei serba?" ... "ehm, sì..." sottovoce... e pensavo, ora chissà cosa mi dice :))
e invece, LEI FA: "e hai della musica?? Lepa Brena, Ceca...?" al che mi sono sentita proprio sollevata e mi sono messa a ridere, che ora se ci penso mi viene da piangere e mi viene la pelle d'oca... poi dopo le avevo passato delle cassette e così via…

abbiamo cominciato a parlare sempre e tutti gli altri ci evitavano sempre perché noi tre eravamo straniere e loro italiani, anche se eravamo molto diverse: la "zingara" piccolina e timida, questa con le guance cicciotte ma sempre timida, e io per niente timida. se ero da sola, mi parlavano, perché parlavo bene e non si capiva nemmeno che ero straniera - finché non mi hanno visto sempre con queste altre due. e quando c'era una di loro, NESSUNO SI AVVICINAVA a noi!!! è incredibile, perché nella zona di questa scuola non c'è gente ricca o di professioni "belle"... forse solo un paio di famiglie di intellettuali... gli altri erano tutti con problemi, anche seri, o poveri, del sud, o comunque ignoranti.. e pure guardavano noi dall'alto in basso, pazzesco veramente. a me una cosa del genere da fastidio e mi fa stare ancora di più con gi stranieri, ecco.

e lei mi raccontava questa cosa, che loro sono ortodossi e che gli altri albanesi a milano, per offendere il marito, gli dicevano “serbo, serbo”. lui non sembrava serbo per niente, dalla faccia, era il tipico albanese, ma lei nemmeno quello

comunque, lei aveva dei problemi, perché non aveva i documenti, poi suo marito è riuscito a trovare lavoro, al lavaggio macchine, e si stava mettendo in regola… ma lei e il bambino non ancora. a quel punto sua mamma si era ammalata e lei non poteva andare a trovarla. piangeva spesso…. poi un giorno è arrivata tutta distrutta e… la mamma era morta e lei manco poteva andare al funerale… era tristissima, puoi immaginare quanto…. e diceva così, che solo io le parlavo, solo io la capivo, solo io ero una vera amica e come una sorella per lei.

e devo dire che ne ero abbastanza orgogliosa ;) visto come stavano le cose in generale… dopo non ci siamo viste molto, da quando i figli non vanno più nella stessa scuola ci siamo incontrate 3-4 volte, l’ultima più di due anni fa… e poi ci siamo sentite un’ora fa per quella traduzione. parla molto meglio l’italiano e la sento più sicura. prima chiedeva tutto a me: per esempio, la maestra aveva tentato di farle cambiare idea riguardo alla frequentazione dell’ora di religione del figlio… pensa che un giorno era tutta preoccupata e mi chiedeva cosa dire alla maestra e come comportarsi e mi ha detto che l’aveva tenuta un’ora per convincerla… mentre a me non mi aveva mai accennato niente: l’aveva vista debole e ha attaccato subito! non aveva osato farlo con me, ma nemmeno per scherzo ;)

così sono andate le cose. spero ti sia piaciuta… non te la scrivo ben bene, che la scriverò meglio quando usciranno le mie memorie ;)) intanto la metti come vuoi tu se vuoi.
bacione
segue firma

lunedì 21 dicembre 2009

Rino Lo Turco e la Balkania

Le foto sono protette da Copyright















Ero disperata, perchè non riuscivo a contattare Rino. Poi, improvvisamente, un bellissimo regalo di Natale !
Rino accetta la pubblicazione di alcune sue foto riguardanti il Loiano Balkan festival !
Uaauuu , grazie Rino, uno splendido regalo natalizio !

domenica 20 dicembre 2009

Alla ricerca dei "Nema problema" perduti


Vedete la foto ? Si tratta di Moncalieri (To) e siamo a meno 11°.
Per tutto il bene che voglio a Ivana K oggi ho deciso di andare a cercare i "Nema problema" in giro per Moncalieri.
Non vi dico il freddo e subito il pensiero mi è andato ai tanti lavoratori che sono sui tetti delle fabbriche a protestare contro il licenziamento nell'indifferenza assoluta dei mass media.
Io dopo mezz'ora ho dovuto entrare in un bar.
Comunque dei Nema problema nessuna traccia o meglio solo piccole tracce.
Pero' ho incontrato il gruppo alpini di Moncalieri che sono cosi' gentili e simpatici che mi hanno detto :
- Si.. li abbiamo visti i ragazzi, erano morti di freddo e gli abbiamo offerto delle bevande calde.
Che carini !!
Ivana... che potevo fare di piu' ???



Nema problema

sabato 19 dicembre 2009

Magica Svoboda natalizia

Incredibile, fantastico, stupefacente, favolosamente bello.


Fuori una dimostrazione razzista, dentro canti antirazzisti in favore del popolo rom !
Questo è successo oggi a Torino con decine e decine di poliziotti a difendere 4 tulipani (devo essere educata per non essere bannata) che non riuscivano ad urlare più dei fischi che ricevevano, mentre la nostra musica non ha confini e in ogni parte della terra c'è chi canta e porta avanti le tradizioni di popoli perseguitati ieri e oggi.


Che dire.. la Svoboda mi fa sempre innamorare.. ma quanto mi fa innamorare Niko, non ho parole !!!
La sua canzone sulla resistenza la voglio imparare a memoria. Voglio i testi e la musica che poi faro' suonare a mio marito. Troppo troppo figo Niko !!
Niko, mi te volimo puno puno bez kraja !


E non è finita !! La serata è stata presentata da Marco Basso (è altissimo!) e.. accidenti quanto se ne intende di musica !!
Marco Basso è un giornalista musicale (La Stampa, Il Blues, Jazzit), conduttore radiofonico dall’alba delle private ai programmi di Radiorai (Stereodrome, Planet Rock, Stereonotte).
Mi ha messo una pulce nell'orecchio.. gli "Area", qualcuno li conosce ?




Gruradio.it
Svoboda.it
Una bella presentazione !
Stefania Cammarata
Big Luciano
Dedicato a Matteo Coop
Hvala lepo Niko !

venerdì 18 dicembre 2009

Macedonia market


Incredibile ma vero !!!
A due passi da casa mia apre il primo negozio di prodotti tipici balcanici in Torino !!!

Ecco i commenti su face book :
- tagujte sve za koje smatrate da su zainteresovani
- AJVAR!!! :)
- figata!
- gdje je moj procenat
- renato mi je dao fyere da dijelim, hvala do neba :)
- mmmmmmmm..jao kafa, nasa hrana!!!..kad idemo u kupovinu???
- jedva cekam da idem u kupovinu....konacno ima "nase" kafe!!!!
- mmmmh ajvar, vegetaaaaaaaaaaaaa!!!
- ja idem sjutra
- ja sutra ne mogu da stignem, taman da mi kazes sta sve ima..:)))
- WOW....Divno!!!!
- Drama!!! :)))
- Blok cokolada!!!!
- pionir karamele od ljesnika!!!!! btw idem sledece nedjelje u izvidnicu pa cu i fotografisati :)
- ja sigurno mogu da idu samo da vide prodavnice..hvala za poziv..
- huhuhuhuhuu jedva cekam ic vidjet. samo da mi imaju vrhnja

E chi ci ha avvisato dell'apertura ?? Ma naturalmente bajka Luka che pero' scrive sjutra.. ah! ah! extracomunitario !!! ih ! ih!

giovedì 17 dicembre 2009

I militari se ne vanno...


Perdonate questa piccola trasgressione. Per giorni mi sono imposta di non fare questo post, ma oggi ho ceduto al disperato appello di Alessandro Di Meo.
E' vero che abbiamo come obiettivo la cultura, le tradizioni, la musica balkanika e cerchiamo di parlare di cio' che unisce e non cio' che divide, ma dal Kosovo arriva un appello così disperato e inascoltato che vi chiediamo scusa per questa piccola parentesi.
L'America necessita di uomini in Afganistan e da dove si vanno a prendere ? Ma dal Kosovo naturalmente.
La cosa che piu' mi ha lasciata perplessa, non è l'atteggiamento della politica internazionale sempre volto al "dio danaro" come da Caino ad oggi, ma del nostro amico Samopravo che dice che in Kosovo i militari non hanno più nulla da fare.
Io purtroppo qui mi fermo. Ci sarebbe molto da dire sulla vita, semprechè vita si possa chiamare, dei serbi nelle enclavi kosovare, ma poi arriverebbe qualcuno a dirci che ci inventiamo tutto. Quindi meglio di no. Chiunque ne voglia sapere di più ci puo' parlare in privato o puo' leggere i vari blog che parlano della vita nelle enclavi o puo' parlare col Centro Europeo o, ancora meglio, puo' recarsi sul posto e vedere con i propri occhi.
Già diverse persone ci hanno contattato per andare in Kosovo e abbiamo diversi canali per portare le persone la. Nessuno fino ad oggi ci ha chiesto una vacanza turistica. Tutti chiedono di andare a portare i camion con gli aiuti ai serbi nelle enclavi e di vivere senza luce e senza acqua come vivono loro.
Voi non ci crederete, ma grazie alle poche persone che vedono con i loro occhi la situazione, sono stati ritrattati documenti e affermazioni di blog e giornali, al punto che quando vado su certi link per contestare, mi trovo una pagina diversa.
Bene ! Le bugie hanno le gambe corte !!!

L'urlo del kosovo
E' scattato l'allarme
Viaggio in una enclave
Samopravo
Appello di Sandra Raskovic

martedì 15 dicembre 2009

Matrimonio tra nemici?




Un po’ di tempo fa ho visto su RTS (Radio Televizija Srbije) „48 sati svadba“ (due si sposano e partecipano all’emissione, adempiscono ad un paio di compiti e se tutto va bene la TV paga tutta la festa e e fa un reportage e parla della coppia e delle loro famiglie)...niente di speciale davvero e non è questo il motivo per cui ve ne parlo.



Ma nella puntata che ho visto si parlava di uno sposo Serbo (Savo) di un paesello del sudovest della Serbia (Vasiljevići) che spiegava che tutte le donne se ne vanno dal paese e cercano marito in città (insomma è più facile vivere in un appartamenta con riscaldamento, eletricità e acqua  invece di spezzarsi la schiena sui campi e arrangiarsi senza comodità) e cosi in paeselli cosi, gli uomini rimangono scapoli oppure fanno come ha fatto lui che è andato a Shkodra (in Albania) a chiedere in sposa una bella ragazza albanese (Dukata).



Ci hanno fatto vedere come vivono insieme una cattolica albanese che non parla ancora una sola parola di serbo, mal lo sta imparando e un bel ragazzo serbo. La presentatrice chiede: „Ma come fate a capirvi?“ . E lei risponde: „Anche senza capire il serbo capisco quando mio marito ha fame, ha sonno o gli serve qualcosa.“ 

Il marito lavora tutto il giorno sul campo, le porta a casa da mangiare e quando dormono lui la tiene vicino per scadarla visto che riscaldamento non c’è e l’inverno li è molto freddo. Lei tiene la casa, va a prendere l’acqua e prepara da mangiare.


E come hanno reagito nel paese del fatto che ha sposato un' albanese? Lui sorride e dice: "Non sono il primo che ha portato una moglie albanese qui in questo paese; oramai anche altri hanno scoperto che, se le serbe non vogliono più fare la vita semplice e tradizionale della contadina, in Albania ci sono tante donne che aspettano di trovare marito e sono abituate a una vita dura.
Dukata conferma, che è stata accettata bene in paese e che è molto motivata di imparare la lingua al piu presto possibile per potere comunicare con tutti.

Questo fenomeno di „matrimoni tra nemici" mi ha interessato. Pensavamo che Albanesi e Serbi insieme funziona solo qui su Balkan-Crew, e magari nemmeno qui tanto bene e allora : com’è possibile?


Blago Djokovic ( serbo) con la sua moglie Lena (albanese) vivono a Crcevo. In questo paesello di 50 persone che stava per sparire, adesso sono già arrivate 5 donne albanesi e sono nati 4 bambini. Nella cittadella vicina a Sjenica (il punto piu freddo della serbia) dal 2006 sono stati registrati già 30 matrimoni serbo.albanesi.

Cercando un po’ in rete ho scoperto invece che è una specie di strategia che viene adottata sempre di più. In Albania hanno troppe donne (molti uomini partono per la Germania e la Svizzera a sposarsi con donne albanesi che vivono là; matrimoni organizzati dai genitori e decisi già da quando erano piccoli) le donne albanesi rimangono in casa, alcune si beccano gli uomini che rimangono e a quanto pare non sono proprio quelli di prima scelta e altre rimanogono zitelle.
In Serbia, d’altro canto, sono le donne a fuggire, visto che spesso al paese gli uomini non possiedono niente e passano la giornata a bere rakija al kafana, preferiscono cercarsi un marito in occidente oppure se rimangono in Serbia, almeno un uomo benestante in una città dove possono fare un vita un po’ piu comoda.

Cosi gruppetti di uomini partono per città albanesi di confine (la preferita è Shkoder perchè li trovano donne cattoliche). I padri albanesi mostrano le loro figlie, ma comunque si deve andare in ordine: prima si deve scegliere la più vecchia!

Chiedendo a Dukata se non era preocupata di partire per la Serbia con un serbo lei rispose: „Un po’ ero preocupata perchè qui in Albania dei serbi si dice che sono dei selvaggi. Ma d’altra parte sappiamo anche che sono meno pigri dei nostri uomini e ovunque vai è sempre "paese", come si usa dire.“






lunedì 14 dicembre 2009

Silvano e l'arcobaleno 2009


Come ogni anno, anche quest'anno si è tenuta la lotteria di Natale pro-Derventa.
Veramente una magica serata. Sarà che per me non è proprio un bel periodo, ma queste serate sono una tale boccata di ossigeno che mi sembrano divine.
Ho rivisto Silvano e tutta la ciurma arcobaleno col favoloso Agostino che mi tiene sempre informata delle iniziative.
C'erano Ratko con la famiglia e gli amici, Goran con la mamma simpaticissima, Jovanka con due amici favolosi, Francesco e Vesna e poi una gradita sorpresa : Zoran col figlio Luka.
Sono stata proprio bene ! Ho cercato di parlare il serbo e il gruppo balkaniko ha vinto un sacco di cose alla lotteria : prodotti alimentari, un ferro da stiro e Goran ha vinto un salame senza fine !!
Grazie della bellissima serata. In mezzo ai serbi mi sento a casa.




Silvano e l'arcobaleno 2008

sabato 12 dicembre 2009

Andrea e i Balkani


Ho letto che, in occasione di una presentazione di «Serbia hardcore» di Dušan Veličković, si è parlato di presunti apprezzamenti per i bombardamenti della Nato nel 1999, e più precisamente di una certa necessità della guerra per avvicinare la Serbia alla democrazia.
Il libro di Veličković è un diario di due periodi difficili per la Serbia e Belgrado: quelli dei bombardamenti del ‘99 e della transizione successiva alla “deposizione” di Slobodan Milošević.
Non mi è sembrato di trovare in questo volume una sola riga di simpatia per la scelta bellica dei paesi dell’Alleanza atlantica.
Filo conduttore del diario di Veličković è senza dubbio il disgusto per il regime di Milošević e la classe dirigente che ha governato il paese negli anni ‘90, dal quale non deriva però approvazione per la guerra della Nato contro la Serbia. Lo stesso autore presenta la sua Serbia come una nazione che, pur con i limiti che hanno contraddistinto i paesi balcanici in questi anni, ha la sua collocazione storica nella politica e nella cultura dell’Europa.
«Serbia hardcore» è un libro che, come altre testimonianze dal paese più grande dell'ex Iugoslavia, fa i conti con un passato recente poco lusinghiero: cosa che sembra avvenire in maniera meno marcata in altri paesi balcanici.
Nonostante Milošević sia stato in lungo e in largo presentato come primo fomentatore delle guerre che hanno distrutto la Iugoslavia, di certo non è stato il solo. Come lui, oltre i confini della Serbia, hanno dato il loro contribuito poco apprezzabile le classi dirigenti che si sono affermate tra la fine degli anni ‘80 e l’inizio dei' 90. Solo in Serbia però sembra esserci una reazione forte contro questa generazione di politici, mentre in Occidente si continua a riflettere troppo poco sui corresponsabili delle tempeste che hanno attraversato i Balcani, che tra l’altro questo negli ultimi anni conquistano molto sporadicamente prime pagine e titoli di testa.
A volte parlare del ruolo di Franjo Tuđman e Alija Izetbegović nelle guerre iugoslave è un fatto che viene percepito come una richiesta di assoluzione per Milošević, quando dovrebbe invece essere letto come richiesta di ulteriore condanna verso chi, non solo non è stata tacciato di crimini di guerra, ma è stato addirittura considerato esimio statista.
Capita ancora di vedere in televisione manifestazioni di piazza in onore di Milošević o a difesa di Radovan Karadžić. La stessa audience purtroppo non hanno conquistato iniziative a sostegno di Naser Orić in Bosnia o di Ante Gotovina in Croazia, che non vanno oltre gli organi di informazione più balcanocentrici. Per non parlare dell’attuale classe dirigente del Kosovo autoproclamatosi indipendente!
È bene sapere come un paese, a lungo additato come la patria dei cattivi (per di più gli unici!), stia metabolizzando il suo passato recente poco lusinghiero. Questo è quanto mostra il diario di Veličković.
Sarebbe bene sapere anche se, e quanto, qualcosa di simile stia accadendo nel resto dell'ex Iugoslavia, soprattutto per far cominciare a capire all’opinione pubblica occidentale come la divisione tra buoni e cattivi, di gran moda negli anni ‘90, fosse artificiosa, strumentale e lontana dalla realtà.

Andrea Rapino



Serbia hardcore.
Serbia hardcore or hardlucky ?

P.S. e N.B. Un ringraziamento particolare ad Andrea da parte di tutta la ciurma !
Erano mesi che aspettavamo un post così !!!!!!
Grande, grandissimo, favoloso, favolosissimo !!!!

venerdì 11 dicembre 2009

Daniela Sendula


Oggi facciamo contenti i maschietti.
Quando ero a Belgrado sentivo sempre Zeljko parlare di Sendula.
Credevo fosse una sua amica, invece è una top model.
Sappiate che Riccardo (italiano) e Zeljko (serbo) e Ermal (albanese) sanno perfettamente ogni link di ogni top model, di ogni attrice, di ogni bella donna esistente sulla terra.
Se si parla a Zeljko di qualsiasi attrice italiana sa' dire tutto e quando gli ho chiesto :
- La conosci Monica Bellucci ?
Mi ha risposto :
- Si, ma preferisco....
E ha fatto due o tre nomi di attrici mozzafiato che io manco sapevo che esistevano.
Va bè.. ma anche io so' tutto degli uomini balkanici..per esempio Nole..Novkovic... mhhhhhh !!!!

Daniela Sendula

N.B. Ho fatto parecchia fatica a trovare una foto coi vestiti, al punto che credo che la foto che ho messo non sia della Sendula, ma l'ho presa su blutramontana

mercoledì 9 dicembre 2009

Nole e Fiore



SE non siete seduti, sedetevi e cliccate QUI !!!

In bocca al lupo a Djokovic e ...pobedi ih sve!!! (battili tutti!)
Fabio,scusa,non hai precisato che si tratta di un tennista serbo.Mi piacerebbe leggerlo.Grazie!
Nina

Straordinario! Un giovane ragazzo di talento che non si prende troppo sul serio e si vive allegramente la sua vita. Tifo per lui...il serbo Djokovic.:) Grande!
Frida

Toooooooo Nole Care!!!!
To Srbine!!!!
Ivana

Peccato che a Roma uno cosi non si apprezzi tanto....vanno tutti pazzi per Federer...ma Federer ste cose le ha mai fatte!?!?!?! per fortuna che ha vinto djokovic nonostante il tifo contro XD
Andrea

OK Fabio! Grazie della risposta! Sai,sono stata presa dal improviso attacco di patriotismo! :-)
Frida,Andrea,sono d'accordo con voi,oltre ad essere bravo e anche molto simpatico e con i piedi per terra.Continua così Nole!
Ivana ;-)

Tratto da Reality show blogosfere

lunedì 7 dicembre 2009

Bruno Maran e la Balkania

Non smetterò mai di dirlo... qui piovono favole !
Anche perchè abbiamo due musi ispiratori : il Gustoloso e Ivana K. Loro ogni giorno sono in contatto con un mondo che va poco in tv o sui giornali, ma che combatte ogni giorno ciò che è il mondo che la tv e i giornali ci vogliono far credere.
Ci vogliono far credere che chi ruba, frega il fisco, frega il prossimo è il più intelligente ? Bene arriva chi organizza una festa, una cooperativa di lavoro, una scuola in un campo nomadi.
E la cosa bella è che più le persone hanno il potere e gestiscono tv e giornali e più si preoccupano di distruggere le persone come noi. Mi ci metto e vi metto di mezzo perchè penso che le persone che leggono questo blog siano tutte persone oneste, che si alzano la mattina per andare al lavoro e qualcuno di noi questo lavoro l'ha anche perso, ma non per questo si è messo a delinquere.
In questo contesto è apparso Bruno. Io richiedo scusa a tutti, perchè spesso prendo degli impegni che poi mantengo con molto ritardo, ma Bruno apre la sua mostra il 9 Dicembre e gli diamo un bello spazietto, anche perchè è tutto stra-meritato.


Chi è favola Bruno ?
Nato a Padova ove vive e lavora, ha iniziato nel 1969, presso agenzie specializzate nell’automobilismo sportivo. Ha esperienze nel campo della pubblicità.
Attualmente si occupa di fotografia sociale e reportage, India del Sud, Sri Lanka, tsunami 2004; ex-Jugoslavia: Bosnia, Croazia, Macedonia, Serbia e Kosovo.
Dal 2001 è fotoreporter dell’agenzia Stampa Alternativa.
Nel 2004 fonda con altri fotografi il Gruppo Controluce.
Dal 2007 collabora con Radio Cooperativa.

Personali
2006 Bosnia, Cortile pensile Palazzo Moroni - Padova;
Cromatismi, Spazio Fondazione Cassa di Risparmio - Rovigo
2007 City of war, Galleria Fenice - Circ.Fincantieri- Wärtsila
Trieste
2008 City of the war, Villa Lattes – Fotoincontri Vicenza
2009 Risiera di San Sabba, Fronte del Porto Film Club, Padova
Collettive
2006 Portfolio Italia, Centro It. Fot. d’Autore, Bibbiena (Ar)
2007 Il Castello sotto il segno del tempo, Palazzo della
Ragione, Padova
2008 Il Giorno della Memoria - Marghera Fotografia
2009 Il Giorno della Memoria
Centro Cult. F.De Andrè, Marcon(Ve)
Concorsi e rassegne
2003 Primo premio Sestri Levante, I bambini nel mondo
2004 Focus on your world, UNEP, Naz.Unite per l’Ambiente
Primo Premio 12° Concorso V.Gallucci - AIDO Padova
2005 India tra passato e presente, XV° Festa dei Popoli, Padova
2006 Primo premio ex-aequo 6°Portfolio Italia, Conegliano(Tv)
After–tsunami, XVI° Festa dei Popoli- Comune di Padova


Io sono persa in amore per Bruno perchè ha fatto delle foto a Torino che sono incantevoli !!!! Come fai a non innamorarti ???
Per quello che riguarda i Balkani, Bruno mi ha lasciato senza fiato.
Rispetto al discorso guerre balkanike trovo sempre alcuni atteggiamenti e precisamente :
- Odio. Sono persone che la guerra l'hanno vissuta e la stanno ancora vivendo senza volerla mettere alle spalle
- Disperazione. Sono persone che hanno perso tutto e che spesso non hanno ritrovato una strada.
- Amore e speranza. Sono persone che hanno visto in faccia la morte e hanno capito il valore della vita.
- Rispetto. Sono persone che sono state spettatori di talmente tanta sofferenza che l'hanno fatta propria e guardano alla vita in un certo modo, che io un po' invidio, perchè queste persone portano e trasmettono così tanto amore e così tanta speranza che non hanno confini.
Bruno appartiene a quest'ultima categoria di persone e io ci ho parlato per pochi minuti al telefono, ma sono talmente strega che ho capito tutto nel primo minuto di conversazione.
Quindi, caro Bruno, faremo un appello perchè, quante più donne balkanike e non, ti ricoprano di baci il 9 Dicembre 2009 presso la Camera del lavoro di Brescia in Via Folonari 20 alla mostra "Zastava anno zero".
Non so' cosa darei per poter venire !

Bruno Maran
Zastava Brescia
Contro la guerra