Nei giorni scorsi mi è arrivata una bellissima mail da una simpaticissima ragazza che si chiama Chiara.
Lei ha sposato un ragazzo balkanico e mi raccontava alcune cose che succedono quando si incontrano culture diverse.
Naturalmente tutto positivo, ma ci sono effettivamente delle cose da discutere ad esempio su come educare un figlio.
Noi qui abbiamo l'esempio di Francesca che ha risolto tutto facendo fare doppio Natale al suo bambino, doppia Pasqua, tutte le feste ortodosse e quelle cattoliche, che poi è fare la gioia dei bambini, perchè a Natale doppi regali e a Pasqua doppio cioccolato.
Un po' più difficile sarebbe stato con un marito musulmano, ma niente è impossibile.
Tornando alla simpatica Chiara, vi devo dire, con immensa gioia, che ci regala un libro.
Il Coordinamento delle Associazioni e delle Comunità degli Immigrati della provincia di Trieste (Cacit) si propone come editore con Cuori migranti. In questa raccolta di racconti e poesie curata da Ingrid Stratti e Lorenzo Dugulin, autori migranti ed autoctoni si confrontano sul tema dell’amore nel tentativo di rimuovere i tabù e i pregiudizi che circondano le coppie miste.
Negli ultimi anni la società italiana ha subito numerosi cambiamenti non solo sul piano economico, ma anche e soprattutto sul piano sociale. Se del riconoscimento delle coppie di fatto si dibatte,l’esistenza delle “coppie miste” passa sotto silenzio a causa di un razzismo latente che impedisce a tutti noi di sentirci noi stessi nell’esprimere sentimenti affettivi nei confronti di qualcuno che viene considerato “altro”/“estraneo” o “straniero”. “Invece di essere vissuto come un evento naturale della vita l’incontro dell’amore e della migrazione – sottolineano i curatori – provoca sentimenti contrastanti e confusi. Raccontare e raccontarsi sono i migliori grimaldelli per forzare il tabù e l’alone di sospetto che circondano il tema dell’amore e della migrazione. Attraverso il dialogo reale e concreto tra “autoctoni” e “migranti”, che narrano e si narrano in questo volume, abbiamo cercato di sconfiggere, almeno in parte, i pregiudizi e gli stereotipi che generano un’insopportabile stigmatizzazione degli altri.
Il volume Cuori migranti si compone di contributi in prosa e poesia di venticinque autori ed è edito dal Cacit con il contributo della Provincia di Trieste. Il Cacit è la prima associazione di volontariato gestita da immigrati e da italiani ad essere diventata in Italia casa editrice, avendo già pubblicato le due antologie Sguardi e parole migranti (2005, “Premio Multietnicità 2006”) e Sapori incontri fragranze (2006).
comune.fe.it/vocidalsilenzio/cuorimigranti
A Chiara e a suo marito, ad Alessandro e Tamara e a tutte le coppie miste dedichiamo questa bellissima canzone.
Ok, questo è un tema un po' più complesso che un semplice "doppie feste di Natale e Pasqua", "doppi regali" "doppia felicità"!
RispondiEliminaFaccio una piccola parentesi riferendomi alla frase di Lina nel post, perchè in realtà "Francesca (cioè io) non ha risolto il tutto" com scrive lei!
Ci tengo a precisarlo, perchè vicino a tutte le cose belle del vivere in una coppia di due culture diverse, ci sono altrettante cose difficili, dove si deve inventare giorno per giorno delle soluzioni.
A me vine sopratutto in mente una cosa: uno deve imparare per primo ad'amare la propria cultura, le proprie origini e la propria patria. Poi riuscirà a capire lo straniero o il concittadino che sceglie lo straniero.
Oh, bene, in questo periodo su alcuni blog e anche su facebook ho visto tante cose non proprio belle riguardanti i Balcani (e non) che a dire il vero mi hanno un po' rattristato e anche preoccupato.. quindi sono felice che invece ci siamo anche testimonianze positive, dove l'amore e la voglia di scoprirsi anche se a fatica vincono. Fomentare odio e tensione sopratutto in queste zone "delicate" lo trovo sinceramente insopportabile!
RispondiEliminaPS scusate lo sfogo ( ho un po' infranto le regole...)!!
mi avete letto nel pensiero ??
RispondiEliminanel post che ho fatto oggi e ho messo nelle bozze (in coda) c'è proprio scritto che ho fatto un post "soft" perchè ci sono troppe discussioni, troppi problemi che ho proprio voglia di distrarmi un po' e questo è uno spazio perfetto per fare ciò
riguardo ad amare la propria cultura, le proprie origini e la propria patria sono abbastanza daccordo, ma alle volte puo' non coincidere con la cultura personale e puo' capitare che ti senti un pesce fuor d'acqua a casa tua
io mi sento così negli ultimi tempi perchè vedo il mio paese schierato contro gli stranieri e mi chiedo cosa hanno all'estero meno di noi
piuttosto il mio caso è quello di una persona che va all'estero per vivere, anche se per poco tempo, un momento che mi arricchisce, una boccata d'ossigeno
Solo una cosa non capisco, perche' sarebbe piu' difficile con un marito musulmano?
RispondiEliminaperchè tra tutte le religioni cristiane c'è poca differenza, mentre tra le religioni cristiane e quella musulmana c'è più differenza
RispondiEliminama io ho una coppia di amici che vanno d'amore e daccordo e lui è cattolico e lei musulmana, solo che non hanno figli, per cui ognuno professa la sua religione e finisce li
l'amica di mia figlia è atea perchè i genitori sono di due religioni differenti e, non mettendosi daccordo, hanno preferito non portare i figli in nessuna chiesa
ormai che i figli sono adulti non hanno nessun interesse ad avere una religione