martedì 11 maggio 2010

Derby Partizan Stella rossa

Sabato scorso era in programma a Belgrado il “grande derby” tra il Partizan e la Stella Rossa, le due realtà storicamente più rappresentative del calcio serbo.
La rivalità tra i due club e le rispettive tifoserie è enorme, si tramanda da padre a figlio e investe ogni sport di squadra nel paese (i due club sono associazioni polisportive e si fronteggiano in più discipline).


La partita si svolge nello stadio del Partizan, che porta ancora il nome del vecchio esercito jugoslavo (JNA) poiché il Partizan era la squadra dell’esercito (nei paesi comunisti ogni squadra calcistica apparteneva ad un ministero).
Lo stadio è esaurito, gli spettatori sono 25.000 divisi a metà fra delije (così si chiamano i fans della stella) e grobari (letteralmente “becchini”, quelli del partizan).
La partita è nervosa come ogni derby che si rispetti: la Stella Rossa è dietro di un punto rispetto ai rivali cittadini e deve vincere, al Partizan basta un pareggio: a due giornate dalla fine sarebbe una seria ipoteca sul titolo serbo.
La Stella Rossa ha giocato e vinto tre giorni prima la finale di coppa nazionale nello stadio del Partizan (battendo 3-0 il Vojvodina di Novi Sad) e ha chiesto che la partita fosse disputata la domenica: il presidente della federazione calcistica, tal Karadzic, ha risposto negativamente (la cosa non stupisce visto che è tifoso del Partizan come d’altronde la gran parte dei politici più influenti del paese; e poi come aspettarsi qualcosa di buono da uno che porta quel cognome? Peraltro gran parte dei serbi tifa per la Stella Rossa sia detto per precisione.)


Durante il match le opposte tifoserie – entrambe molto nazionaliste – si scambiano “insulti”, o perlomeno epiteti considerati tali da un hooligan medio quali “albanesi” “jugoslavi” “zingari” “gay” e altre simpatiche definizioni del genere, sciorinando un campionario di cattivo gusto pari a ciò che vediamo settimanalmente negli stadi nostrani.
Peraltro ho scoperto che il primo presidente del Partizan era un certo Franjo Tudjman (il più giovane generale della JNA) e quando è morto il club ha fatto osservare in sua memoria un minuto di silenzio. Cosa che i grobari non hanno ancora digerito e gli avversari non perdono occasione di ricordare...
Torniamo alla partita: il Partizan è più fresco e gioca meglio: eppure la Stella Rossa reclama su due episodi da rigore (a parere mio il fallo su Lazetic non c’era, ma quello su Cadu era solare!) non sanzionati dall’arbitro.
Al minuto 73 un grande gol del bianconero Petrovic decide la sfida.
Esultanza sugli spalti e, come è purtroppo consuetudine da queste parti, violenti incidenti dopo la partita.
Da segnalare infine un durissimo comunicato della Stella Rossa, con accuse rivolte al già citato presidente della federcalcio e all’arbitro della gara, il timido signor Jovanetic.
Beppe



Balkaland
Grobari

6 commenti:

  1. state pronti perchè abbiamo le bozze che scoppiano
    per fortuna siamo diventati famosi e alcuni blog balkanici sono fermi..
    quindi sparaflesciamo a raffica
    questo post pero' lo aspettavamo da mesi
    grazie beppe !
    non condivido alcune battute, ma è un bel post
    cmok !!!

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  2. Lina, ti prego, non mettere il dito sulla piaga... Abbiamo perso un campionato che era già nostro....Incredibile! :-(
    Umberto

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  3. o basta la'.. umberto..
    io mi occupo solo dell'udinese..
    tu sei stella rossa ?
    non ricordo nemmeno piu'..
    vi rifarete l'anno prossimo !!

    solidarietà ai socialisti albanesi
    www.albanianews.it/notizie/albania/item/
    1131-sciopero-fame-non-ferma

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  4. Grazie Beppe, bel post!
    Mi permetto comunque una "punzecchiata": come aspettarsi qualcosa di buono da uno che porta il cognome Karadzic? Ti sei dimenticato del grande Vuk, che grazie a lui abbiamo uno degli alfabeti più logici?! Non ti sembra un po' discriminante parlarne così?
    :-)

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  5. e vaaaiiiii franccyyyyyy !!!!
    la supermigliorissima collega che potevo incontrare !!
    over the top !
    li facciamo secchi tutttiiiiii !!

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  6. Hai ragione Francesca, ho omesso il riferimento al maestro Vuk.
    Mea assolutissima culpa! ;)

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