Ed ecco signore e signori, come da promesso la settimana scorsa, il vostro “professore” (prrr!) vi svelerà oggi i segreti della:
CONIUGAZIONE DEI VERBI
Per coniugare i verbi occorre conoscere:
- il tema dell’infinito che si ottiene generalmente togliendo –ti e –ći dall’infinito: da-ti dare;
- il tema del presente che si ottiene generalmente togliendo le terminazioni –uti, -jeti, -ati,
-iti: gled-ati guardare, vis-iti pendere.
Formazione del presente
Si ricava dal tema del presente aggiungendo le seguenti desinenze:
sing. –em, -eš, -e; pl. -emo, -ete, -u
sing. –jem, -ješ, -je; pl. –jemo, -jete, -ju
sing. –am, -aš, -a; pl. –amo, -ate, -aju
sing. –im, -iš, -i pl. –imo, -ite, -e
Esempi
Podignuti – Sollevare
Podignem, podigneš, podigne, podignemo, podignete, podignu
Piti – Bere
Pijem, piješ, pije, pijemo, pijete, piju
Pitati – Chiedere
Pitam, pitaš, pita, pitamo, pitate, pitaju
Nositi – Portare
Nosim, nosiš, nosi, nosimo, nosite, nose
Note, particolarità ed irregolarità
- Al presente tutti i verbi in –ovati ed alcuni in –ivati perdono la finale –ati e trasformano –ov, -ev in –uj:
Zimovati (svernare) zimujem
Kraljevati (regnare) kraljujem
Označivati (contrassegnare) označujem
- I verbi in –ljeti e –njeti, con al presente la desinenza –im, perdono la finale –eti e trasformano la lj in l e la nj in n:
Bijeljeti (imbiancare) bijelim
Rumenjeti se (arrossire) rumenim se
- In alcuni verbi si ha la palatizzazione di K, G, H in Č, Ž, Š davanti a desinenze che iniziano per –e:
Mogu (possono) – Može (può)
- Nei verbi con desinenza in –jem, -ješ, -je, ecc. avviene la fusione in palatale di suoni non palatali + j:
Kretati (stare per partire) à kret+jem à Krečem
- Alcuni verbi in –avati e –uvati che alla prima persona hanno la desinenza in –em perdono –ati e trasformano la V in J:
Kljuvati (beccare) kljujem
Formazione dell’aoristo
Si forma dal percettivo del verbo aggiungendo le seguenti desinenze:
sing. –oh, -e, -e pl. –asmo, -aste, -ahu
sing. –h, -i/-e, -i/-e pl. –osmo, -ste, -še
Formazione dell’imperfetto
Dal tema dell’imperfettivo del verbo aggiungendo al tema dell’infinito o del presente le seguenti desinenze:
sing. –ah, -aše, - aše pl. –asmo, -aste, ahu
sing. –jah, -jaše, -jaše pl. –jasmo, -jaste, -jahu
sing. –ijah, -ijaše, ijaše pl. –ijasmo, -ijaste, -ijahu
Formazione dell’imperativo
Dal tema dell’infinito, aggiungendo le seguenti desinenze:
sing. –i pl. –imo, -ite
sing. –j pl. –jmo, -jte
sing. –ji pl. –jimo, jite
Formazione del participio passato attivo
Dal tema dell’infinito, aggiungendo le seguenti desinenze:
sing. –o/-ao (m), -la (f), -lo (n)
pl. –li (m), -le (f), -la (n)
Esempio: ja nisam volio – io non ho amato
Il participio singolare maschile aggiunge –ao se si tratta di un verbo in –ći o se il tema del verbo finisce in consonante.
Formazione del participio passato passivo
Dal tema dell’infinito, aggiungendo le seguenti desinenze:
sing. –n, -na, -no pl. –ni, -ne, -na
sing. –en, -ena, -eno pl. –eni, -ene, -ena
sing. –jen, -jena, -jeno pl. –jeni, -jene, -jena
sing. –t, ta, to pl. –ti, -te, -ta
Esempio : ja nisam voljen – io non sono amato
Formazione del perfetto
Si forma con il participio passato attivo del verbo e la forma enclitica dell’ausiliare biti. Traduce il passato prossimo italiano.
Formazione del piuccheperfetto
È formato dal perfetto o imperfetto dell’ausiliare biti e dal participio passato attivo del verbo. Si forma di solito dai verbi percettivi.
Formazione del futuro I
Si ottiene dalla forma enclitica dell’ausiliare htjeti preceduto o seguito dall’infinito del verbo. I verbi in –ti perdono la –i finale se l’infinito precede:
Ću čuti (udrò) oppure Čut ću (udrò)
Formazione del futuro II
Si ottiene dalla forma imperfettiva-perfettiva dell’ausiliare biti e dal participio passato attivo del verbo.
Formazione del condizionale I
Si ottiene dal participio passato attivo seguito dall’aoristo dell’ausiliare biti.
Formazione del condizionale II
È formato dal condizionale I dell’ausiliare biti e dal participio passato attivo del verbo.
Formazione del sostantivo verbale
È l’infinito sostantivato italiano e si forma aggiungendo –je al participio passato passivo. Viene ad avere la funzione di un sostantivo neutro e come tale si declina (quindi occhio):
Čitati - leggere
Čitan - letto
Čitanje - il leggere
Forma negativa
Si ottiene premettendo la particella ne al verbo
Ne razumijem – non capisco
Forma interrogativa
Può essere introdotta da aggettivi, pronomi o avverbi interrogativi, oppure posponendo la particella li al verbo:
Što hoćeš? Cosa vuoi
Želite li još malo kave? Vuole ancora del caffè?
Forma passiva
Si forma con l’ausiliare biti ed il participio passato passivo del verbo, che può precederlo o seguirlo. Soltanto per il presente, se si vuole esprimere la frequenza e la durata dell’azione, viene usato come ausiliare il verbo bivati (che significa essere/accadere).
Forma riflessiva
Si forma premettendo o posponendo al verbo il pronome se (per tutte le persone):
perem se – mi lavo
Ed ora divertitevi ad ottenere tutte queste forme con i verbi che più vi piacciono. Come al solito, se avete dei problemi, fatemelo sapere o via mail o via blog.
Doviđenja!
ti amo alla follia
RispondiEliminavolim te bez kraja
danas jesmo, sutra nismo
meglio magnare oggi che domani non si sa'...
ako nece breg muhamedu, muhamed ce bregu !!!
cutanje je zlato.. questa non c'è nel mio vocabolario !!
bolje ikad nego nikad.. sempre spero che mi marito diventi bravo...
pero' davor, non mi hai corretto i compiti della lezione scorsa !!!
Beh, non li ho corretti perché (se mi ricordo bene) erano corretti...
RispondiEliminane mogu da verujem !!
RispondiEliminanisam mala vestica
sam puno velika vestica !!!
moj muz kaze : ne, ti nisi mala vestica, samo ti si da promenjati !
Grazie
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