giovedì 5 novembre 2009

Moreno Locatelli

Questo post è dedicato a Chiara perchè è una favola.
E' dedicato a Beppe e a Roberto perchè non perdano di vista la famosa frase : "Quando pensi di aver capito tutto dei Balkani è proprio il momento in cui non hai capito niente" ed è dedicato a me perchè io mi spezzo ma non mi piego, vado sempre avanti, ma spesso mi è capitato di vedere una cosa molto triste ovvero che i miei errori li pagano altri.


Moreno Locatelli aveva 34 anni, era disarmato, attraversava in pace e per la pace il ponte simbolo di Sarajevo, citta` martire di questo secolo di sangue e tragedie. Sul ponte Vrbanja insieme a Moreno erano saliti altri quattro italiani. Sulle due sponde del fiume Miljacka, divise dalla guerra, i fucili erano puntati. Sopra il ponte camminava la speranza, coi passi lenti e misurati di un gesto politico non violento, cosi` mite ma cosi` dirompente in una citta` divorata dalla guerra. E’ stato colpito da un cecchino.
Locatelli, entrato nell'associazione pacifista Beati i Costruttori di Pace, si era recato a Sarajevo allo scopo di manifestare a favore di una soluzione pacifica della guerra civile fra etnie bosniache e serbe; la vita civile nella città era completamente paralizzata dalla presenza di cecchini che sparavano su chiunque fosse a tiro.
Il 3 ottobre 1993, con altri quattro pacifisti (Luigi Ceccato, padre Angelo Cavagna, Pier Luigi Ontanetti e Luca Berti, che con lui a Sarajevo stavano realizzando il progetto "Si vive una sola Pace") stava attraversando il ponte Vrbanja sul torrente Miljacka, che divide la città, per un'azione simbolica rivolta alle due parti in conflitto: volevano deporre una corona di fiori sul luogo della prima vittima di quella guerra (la giovane Suada Dilberović uccisa nell’aprile 1992 durante le prime manifestazioni per la pace a Sarajevo), e quindi offrire del pane ai soldati bosniaci e a quelli serbi, che si fronteggiavano dalle sponde opposte del ponte; di questa piccola manifestazione erano state avvisate le milizie in conflitto.
Sul ponte venne raggiunto dai colpi di un cecchino, quando assieme ai suoi compagni stava ritornando sui suoi passi a seguito di alcune mitragliate di avvertimento. Morì dopo due interventi chirurgici, le sue ultime parole furono «Stanno tutti bene?» riferendosi ai suoi compagni sul ponte. La sua uccisione è interpretabile come dettata dalla cinica volontà di riaffermare l'esistenza della linea della morte che divideva in due la città.

Intervista a Gigi Ontanetti

7 commenti:

  1. bellissimo post
    vi ricordo che l'associazione s.o.s yu aiuta le enclavi kosovare ed è partita con un nuovo progetto che si appoggia al favoloso decani

    RispondiElimina
  2. l'intervista me la sono letta e riletta tante volte
    quando c'era l'assedio di sarajevo
    io guardavo spesso i tg e in quel periodo facevo anche un corso di immagine
    mi ricordo che il mio insegnante ci diceva una cosa alla quale nessuno di noi credeva
    ci diceva che vi erano dei giornalisti che pagavano i cecchini per farli sparare da un'altra parte
    tanto per loro sparare a nord o a sud era uguale
    cosi' il giornalista si appostava e riprendeva la scena
    io non credevo a quelle parole
    invece dopo alcuni giorni, al tg, vedo una donna che cammina a sarajevo con due borse della spesa
    improvvisamente un colpo e la donna cade a terra urlando
    quell'urlo ce l'ho ancora adesso nella mente
    non mi togliero' mai quel ricordo

    RispondiElimina
  3. Quello che questi ragazzi hanno fatto era una cosa molto rischiosa, mi spiace per Moreno ed i suoi cari, ma mi sembra un po' ottimista pensare di uscirne vivi da una facenda del genere.
    Leggetevi l'intervista (link infondo al post) perchè almeno qui qualcuno racconta anche i fatti che le vie ufficiali ci hanno tenuto nascosti.
    Per l'Occidente la guerra in Bosnia (e non solo) è stata un grande affare!!!!!!

    RispondiElimina
  4. grazie francy !
    non sai quanto mi facciano piacere queste parole
    quando scrivo sui blog balkanici che la guerra in yu è stata fatta dall'occidente mi dicono che sono l'unica pazza, almeno adesso potro' dire di avere un'aiutante !!!

    RispondiElimina
  5. un caloroso benvenuto a vittorio
    ha iniziato dicendo che ero brutta
    gli ho detto che era bello il mio blog e mi è arrivata questa risposta :

    ho già visto il blog che dici, molto bello, da ciò deduco che tu sia serba o di un paese balcanico. sono appassionato di storia ma quella è una parte che non ho mai approfondito. sono contro tutte le guerre quindi pur avendolo visto il film che hai messo sul blog non mi piace per l'argomento...
    a presto lina

    sono contenta che mi prendano per serba, un po' meno che mi considerino brutta !!!
    a vittorio.. tra qualche giorno postiamo una top model..
    ho fatto anche tanta fatica a trovare una foto coi vestiti...
    ti prego torna a trovarci, cosi' mi dai il tuo parere (è croata, uno schianto !)

    RispondiElimina
  6. santa balkania !!!
    questi sono proprio i momenti che mi scoraggiano in maniera totale

    grazie del benvenuto, ma rimango comunque contro ogni guerra e prevaricazione, quindi anche serba nei confronti degli altri popoli. siamo tutti liberi e nessuno può permettersi di prevaricare l'altro. un grosso abbraccio
    vittorio

    questo per beppe e roberto : tutte queste campagne antiserbe, lasciano nelle persone l'idea che la serbia è cattiva
    perchè mi scaglio contro queste cose, perchè poi senti le persone dire quello che dice vittorio (che comunque ha il nostro benvenuto sempre!)

    RispondiElimina
  7. uauuu !!
    appena tornata da un concerto svoboda mi trovo il bel messaggio di ciambu !
    http://www.reportonline.it/2009110637886/varie/moreno-locatelli.html
    ma sono divini gli svoboda !!!
    e anche ciambu !!!

    RispondiElimina