mercoledì 30 settembre 2009

Petromil Ivan Ticac

Nei giorni scorsi siamo stati contattati da Andrea, un ragazzo favoloso che ha trovato il nostro blog per puro caso. Abbiamo fatto amicizia e io sono rimasta colpita da una sua frase:
"Noi siamo un gruppo di amici che, ogni tanto, discute del programma est/ovest perchè io lavoro in questo campo e amo il programma"
Quindi, ragion per cui, le mie antenne si sono alzate come due periscopi da sottomarino.
Figuratevi quando ho visto una replica di una puntata del programma !
Una puntata speciale perchè le puntate normali riprenderanno in autunno inoltrato.
Veramente molto bello. E poi c'è di mezzo il mitico Antonio Caiazza, l'unico giornalista superimpegnato che mi ha concesso due ore e mezza di intervista !
Ivan Ticac faceva parte del programma.


E’ quasi una spy story quella che viene raccontata a Estovest da Petromil Ivan Ticac. Croato di Fiume, a 85 anni, ricostruisce con Antonio Caiazza la sua straordinaria esistenza. Entrò con i partigiani jugoslavi a Trieste nel maggio del ‘45, ma quando i soldati con la stella rossa, il 12 giugno, andarono via, lui restò in città e vide nascere la frattura fra l’Est comunista e l’Ovest filo-americano. Ticac lavorò per i servizi segreti jugoslavi, stilando regolari rapporti su ciò che accadeva in città negli anni in cui nel porto giuliano sbarcavano le armi e i materiali necessari alla nascente cortina di ferro. Come ufficiale di marina si ritrovò poi in Unione Sovietica e nel ‘48, quando Tito e Stalin ruppero ogni rapporto, decise di rimanere. Per 35 anni, imbarcato sui cacciatorpedinieri, navigò quindi nei mari più settentrionali del pianeta.


Estovest
sabato, RAI 3, 11.15
Esplorare l'est per interpretare l'ovest, alla ricerca delle radici comuni. E' questo il nostro lavoro, il lavoro di Estovest. La rubrica parte da Trieste e dal Friuli Venezia Giulia, un tempo frontiere e da sempre terre di transiti e confluenze.
La nostra storia, spesso condivisa con i popoli e le culture della Mitteleuropa, è la lente che ci aiuta a cercare nelle testimonianze, nelle diversità e nei luoghi le indicazioni per districarci in un presente che continua a cambiare.
estovest@rai.it

Intervista ad Antonio Caiazza.

8 commenti:

  1. Chissà quante storie così da scoprire. Certo questa è emblematica di un certo periodo e che avventura.
    Credo che ci siano tante vicende, magari meno complesse, di chi per esempio, militare del regio esercito all'indomani del 9 settembre, si sia "imboscato" facendo perdere le proprie tracce assumendo una nuova personalità e non facendosi più trovare. Molti di questi risulteranno ancora dispersi negli elenchi dell'esercito italiano. si saranno, nel tempo sposati, ed adesso solo pochi saranno ancora vivi (magari qualche discendente potrebbe saperne qualcosa).
    I soldati italiani nei Balcani erano diverse centinaia di migliaia.
    Saluti Gennaro.

    RispondiElimina
  2. http://balkan-crew.blogspot.com/2009/08/il-prezzo-dellonore-albania-1943-1944.html

    parole sante !!!
    sono dispiaciuta perchè non si riesce piu' a trovare questa trasmissione in internet
    io che l'ho vista sono stata senza parole.. ivan racconta di come ci hanno rubato una nave nel porto di trieste !!!
    e io senza rendermene conto, facevo il tifo per la yu mentre sentivo questo racconto !!!!

    RispondiElimina
  3. Anche se è poco risaputo, i quel periodo ed in quei frangenti, tanti istriani e dalmati profughi e privi di tutti sono giunti anche in Basilicata ora i loro discendenti sono indistinguibili dal resto della popolazione e tante storie tristi(per fortuna)sono state dimenticate...
    Buon appetito Gennaro.

    RispondiElimina
  4. ti nomino inviato speciale come veronica
    vai e intervista
    io stamattina sono riuscita a strappare la mia seconda intervista a personaggi famosi !!!
    vedi che quando mi dicono che "scoccio".. faccio beneeee?????

    RispondiElimina
  5. e nà parola!
    Di una illustre famiglia "potentina" sono rimasti i figli (uno lo conosco, fa il medico ospedaliero), il padre era titolare di una rinomata libreria.
    Proverò, ma non ti assicuro nulla...
    Ciao Gennaro

    RispondiElimina
  6. niente ti è impossibile gennaro !!!
    bisogna crederci !!!
    io l'hanno scorso ho intervistato un serbo a gesti !!!
    forza !

    RispondiElimina
  7. Ciao cara Lina. Grazie! Quell'incontro con Petromil è rimasto nel cuore. Vedo, non solo per me.
    Antonio Caiazza

    RispondiElimina
  8. due persone grandi sul nostro blog !!!
    favoloso !

    RispondiElimina