giovedì 1 luglio 2010
Ana e Boro. Seconda parte
Continua da qui.
…..Ana così bella, pulita, semplice…oggi con i tuoi 35 anni che sembrano 70. Quel tuo viso così dolce, oggi così sciupato, usurato; quei tuoi occhi neri così belli e profondi, oggi così gonfi da dieci anni di pianti…Tra le lacrime, quasi con un sorriso velato di sottofondo, mi hai detto …sai Enri, almeno ora potrò venire qui e parlargli, sono fortunata…Peccato che non avevamo fatto un figlio, ora Boro rivivrebbe in lui…
E le nostre lacrime bagnavano quella maledetta lastra di marmo nera, dove da poche settimane avevi deposto i resti ( poche ossa) del tuo uomo, che ti avevano consegnato, dopo averli ritrovati sotto un mucchio di terra, di un anonimo bosco del Kosovo…dopo dieci anni.
Mentre fingevo di sorriderti dolcemente, dolce e forte sorella mia, il cuore mi sanguinava, la rabbia ribolliva in me con furore…ti ho abbracciato con forza ma anche lievemente, quasi avessi paura di fare male a quel corpo, quel viso che erano stati così belli ed ora così consunti, consumati e come quella sera di dieci anni fa con il tuo Boro…ho solo detto:… vidimo se sestra ( ci vediamo sorella)…anche se so che forse non ci vedremo più…solo che quella sera di dieci anni fa si rideva, stavolta lacrimiamo…Ciao piccola, grande donna dei Balcani e dentro di me pensavo:… Boro con la vita ha perso anche una donna come te…che maledizione !
…E anche se quel giorno al cimitero, non faceva freddo, andando via mi sono stretto nel giaccone perché il freddo dell'anima mi era arrivato alla pelle, mi sono girato ancora una volta per guardarti, forse l'ultima e con il cemento nei piedi e nel cuore mi sono incamminato…
e ancora adesso non so verso dove. Avrei voluto girarmi ancora ma non ci sono riuscito e lacrimando ho pensato:…Buona fortuna Ana, la vita, forse un giorno, tornerà anche per te, e Boro sorriderà per questo, e come dice una canzone…un giorno torneremo ancora a cantare, a ridere, a ballare, a far l'amore…un giorno…forse.
Non resta che continuare ogni giorno ad alzare le vele controvento, tenacemente, caparbiamente, in questi tempi di consumi, di smemoratezze, di superficialità, di desolidarizzazioni imperversanti, di individualismi dilaganti ed egoismi assunti a cultura di massa. Dove il "NOI" è sepolto.
Chissà se il nostro tenace e ostinato impegno di solidarietà e di lotta per la verità e la giustizia, rivolto a questo popolo serbo aggredito, umiliato, violentato e oggi annichilito, rivolto in particolare verso i bambini, speranza e investimento per un nuovo futuro, possa anche contribuire a far crescere dei piccoli Boro, che in un nuovo tempo rialzeranno lo sguardo e si risolleveranno in piedi fieri, e riprenderanno il loro destino e futuro nelle proprie mani…chissà.
Uomini semplici, buoni, "normali", dignitosi come il mio amico, fratello, kume Boro; un semplice soldato non di carriera, ma del suo popolo, che avrebbe voluto, come tutta l'umanità semplice e laboriosa, soltanto vivere, amare, lavorare, ridere, in pace…ma con dignità.
…Fosse stata una storia letteraria, avrei voluto finire così:
…alla stazione degli autobus di Belgrado, Ana a casa ( diceva sempre che a lei non piaceva uscire alla sera, perché lei stava bene nella loro casetta) ed io e Boro che ci beviamo l'ultima Sljiva e tra risate, abbracci e pacche sulle spalle, ci diciamo…
do viden ja kume, vidimo se! ( arrivederci compare, ci vediamo).
Ed io sul bus sorridendo li penso abbracciati insieme; tra mille problemi di vita e difficoltà di tutti i giorni, ma innamorati e quando c'è l'amore vero, tutti sono più forti, tutti sono più ricchi…tutti siamo più umani…
Ma questa non è una storia americana, non è finita bene; è una storia vera dei Balcani…
Non ci sono arrivederci, non ci saranno più pacche e abbracci…restano solo dei resti di un giovane uomo sotto una lastra di marmo nera, una sorella , splendida donna innamorata ma vedova, immense solitudini nell'anima, la sljiva e tante lacrime…perché non ci hanno convinto…
ma per ora …ci hanno vinto!
…Ma sii sereno amico, fratello, kume Boro…io sono ancora al mio/nostro posto …
io sono ancora… "mobilitato" !
Enrico Vigna
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ma per ora …ci hanno vinto!
RispondiEliminaè proprio vero.. per ora ci hanno vinto
nei balkani come in italia sta vincendo il crimine
chissà mai se vivremo a sufficenza per vedere un'altra pagina
grazie enrico e grazie boro
grazie boro, io non ti ho mai conosciuto eppure oggi allo sciopero camminavo per te e per te ho cantato a squarciagola questa canzone :
RispondiEliminawww.youtube.com/
watch?v=xWEsUrd7nVM&feature=related
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