mercoledì 7 luglio 2010

Viaggio: I Monasteri della Fruska Gora (Serbia)


Vi abbiamo promesso i viaggi, e noi che adoriamo i Balcani abbiamo tantissime idee di viaggio per i Balcani, e ci piacerebbe partire subito!

Questa idea di viaggio che vi propongo in questo post, è un giro sul monte sacro della Serbia: la Fruska Gora. 
La Fruska Gora è un Parco Nazionale  e l'unica catena montuosa della pianura pannonica della Vojvodina. 
I monasteri della Fruška Gora furono edificati in gran parte tra il XV e il XVIII secolo.
Costruiti in un periodo di grandi migrazioni, furono protagonisti di tutta la storia della nazione serba: mete di pellegrinaggi e luoghi di rifugio durante le persecuzioni. Erano tra i fulcri della resistenza contro il potere ottomano, luoghi di conservazione dei tesori della spiritualità e dell'arte ortodossi nei secoli dell'occupazione.
In un area di 50 x 10km erano situati 35 monasteri.
Dei 35 costruiti, oggi ne rimangono solamente 15. (Quelli di Sisatovac, Novo Hopovo, Vrdnik-Ravanica, Beočin, Privina Glava e Jazak sono stati danneggiati dai bombardamenti della NATO nel 1999, e i danni prodotti ancora sono visibili. L'UNESCO li ha inseriti nel programma di protezione e conservazione.)

Grazie a Nemanja di Spirtualserbia (che organizza viaggi dalla Svizzera/Italia ai monasteri serbortodossi nei Balcani) posso postare le sue foto e farvi vedere questi affascinanti monasteri.

Il monastero di Krušedol (Крушедол)


Il monastero di Velika Remeta (Велика Ремета)



Il monastero di Novo Hopovo (Ново Хопово)



Il monastero di Jazak (Јазак)
 


Il monastero di Grgeteg (Гргетег)


Il monastero di Beočin (Беочин)

Il monastero di Vrdnik-Ravanica (Врдник-Раваница)


Nemanja precisa che visitare i monasteri è un'esperienza particolare: un momento anche di riflessione, di silenzio oppure può essere anche un bel dialogo con i monachi (o le monache) sorseggiando un caffè e degustando la pasticceria del monastero. Puo essere anche che i monaci invitano spontaneamente il visitatore a fermarsi per la notte, perchè alcuni monasteri hanno un "konak" (un alloggio) dove possono pernottare visitatori o pellegrini. 

Per visitare la Fruska Gora basta un weekend a partire da Belgrado. In 5 giorni si può già fare un bellissimo giro per la Vojvodina (visitando Novi Sad, Vrsac e Subotica per esempio).

Nemanja sistema i suoi viaggiatori in carini Bed and Breakfast folcloristici e per i pasti conosce posti con cucina tipica in ambiente etno. Anche qui ho preso un po' di fotо da lui ...








 Qui il sito di SpiritualSerbia

 e

Qui il sito officiale del parco nazionale di Fruska Gora (inglese e serbo)



6 commenti:

  1. fantastico post francy
    ma io stavo aspettando per lanciare nemanjia nel nostro blog..
    va be'.. l'hai fatto tu...
    va benissimo !

    una preghiera per il nostro lettore eritreo che ci segue da tempo
    dice che il kosovo è martorizzato come la sua terra e ci sente vicini.. anche perchè con me ha instaurato un'amicizia da tempo e solo a me ha raccontato cosa deve fare per non essere scoperto in quanto è un profugo e perseguitato politico
    intanto guardate cosa sta succendo agli eritrei in libia :
    blog.libero.it/Oneworld/
    9027223.html?ssonc=871271894
    LAGER E TORTURE PER
    I PROFUGHI IN LIBIA.
    E IL GOVERNO ITALIANO
    FA FINTA DI NULLA!

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  2. Bei posti e bel post; grande Nemanja, mi prenoto fin da ora per un viaggio!

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  3. ... mi raccomando nemanjia.. io vengo.. ma non quando c'è beppe !

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  4. non c'entra nulla col post.. ma leggetevi questo articolo.. è agghiacciante.. e mi ricorda il mio corso di immagine.. quando il mio prof mi diceva che i giornalisti pagavano i cecchini per sparere di qua e non di là.. in maniera da avere la telecamera punta al momento giusto
    balcanicaucaso.org/
    Tutte-le-notizie/Al-mercato-di-Markale
    Le dichiarazioni di Karadžić ai giudici dell'Aja sulla strage di Markale, il ruolo di giornalisti e caschi blu durante la guerra in Bosnia Erzegovina. Un commento

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  5. E' agghiacciante ciò che hanno compiuto Karadzic, il suo compagno di merende Mladic e la loro cricca.
    E' grande quanto hanno fatto Divljak e i tantissimi serbi che hanno difeso con la propria vita la loro città.
    Se Sarajevo è ancora viva è anche merito loro.

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  6. loro sono sopravvissuti
    in italia stiamo ancora cercando di capire come fare per non morire

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