domenica 11 ottobre 2009
L'amore altro. Un odissea nel Kosovo
La vicenda si svolge nel Kosovo, protagonisti due veneti, Boris e Giulia, che si recano a Prizren Bas a visitare Clizia, la sorella di lei, medico volontario all’ospedale dell’International Assistance. Giunti a destinazione, i due giovani entreranno presto nel mirino dei trafficanti di droga e gas tossici che trasformeranno quella che per loro doveva essere una piacevole gita turistica al parco nazionale di Brezovica, in un incubo che comincerà col rumore di uno sparo e darà avvio a una lunga catena di morti e di sogni distrutti.
Perché in questo racconto tutti hanno un sogno da realizzare che li rende forti e insieme fragili e si scontra con i sogni degli altri personaggi. Sogni d’amore, dove bisogno di sicurezza, passione e ideali umanitari s’intrecciano e reciprocamente si annullano. L’intraprendente Giulia ama il pavido Boris che però si è innamorato della bella Arifa, l’infermiera kosovara di Clizia. Ma anche Arifa e Clizia coltivano un sogno comune, il più nobile tra gli ideali, l’unico che alla fine si avvererà. Non ci sono vincitori in questa storia, ma soltanto sogni e ideali che nascono spontanei in mezzo alla violenza come i bambini in tempo di guerra, come fiori su un terreno minato. Finale a sorpresa in un romanzo ben costruito, a tensione crescente, coinvolgente e appassionante come un thriller ma scritto principalmente per esaltare il valore della speranza in una terra martoriata da rivalità, criminalità e odi etnici atavici.
AUSILIO BERTOLI, nato nel vicentino, ha svolto diversi lavori, tra cui il ricercatore sociale.
Tra i suoi libri: l’antologia di racconti Gente tagliata (1996), l’antologia di racconti Giostra mentale (2001), introdotta da Elvio Guagnini, l’e-book Amore di banca (2003), il saggio I temi della comunicazione (2004) e il romanzo La sirena dell’immortalità (2008).
Ausilio Bertoli è stato gentilissimo e molto cortese e ha risposto alle nostre domande:
...Vi ringrazio anzitutto dell'attenzione che mi avete prestato.
Riguardo al libro "L'amore altro. Un'odissea nel Kosovo", riporto alcune considerazioni da me effettuate e riportate da alcuni giornalisti.
"E' un romanzo puro, con personaggi di fantasia, dove i protagonisti sono non a caso un giovane volontario vicentino e una ragazza padovana, entrambi impegnati in una missione umanitaria che diventerà una "odissea" non appena arrivano nel Kosovo. Non un libro di storia, bensì una storia avvincente dove l'umanità degli incontri passa attraverso le tinte e forti parole degli scontri che vi si sono consumati. Romanzo, certo, in cui però vi è un carattere autobiografico, vista la conoscenza che ho della geografia balcanica..
Nella terra dei corvi, cioè il Kosovo ci sono stato prima dei tragici fatti del 2006. La sua più recente e tragica storia poi, l'ho vista e letta a distanza. Da quel mio primo incontro fisico ho coltivato una mia personale convinzione da cui è germogliata la storia del libro: l'utopia che vorrebbe gli uomini e gli schieramenti superare i muri della storia per poi costruire un mondo migliore".
Ma è possibile? "I personaggi de L'amore altro, cresciuti nella nostra cultura veneta, non prendono posizione verso le responsabilità storiche delle fazioni che si sono combattute, ma offrono con il loro esempio una forma di altruismo che non è insegnamento civico, ma sincera condivisione. Il mio - concludo - è e resta un romanzo che però, nella sua complessità ha tutte le caratteristiche per mostrarsi come un fotogramma del Kosovo dei nostri giorni. Con in più una speranza: quella che si può imparare a convivere in pace".
Riguardo ai balcanici in diaspora: "capisco la disperazione e la rabbia di dover migrare per una truce volontà altrui, dopo aver sopportato violenze e crudeltà inumane, e spero veramente - al di là delle utopie - che possiate tornare dove siete nati e cresciuti, dove in breve avete le vostre radici"
Un abbraccio, Ausilio Bertoli
www.ausiliobertoli.it
Da parte di tutta la nostra ciurma un sincero ringraziamento e un caloroso complimento per come ci si è avvicinati al problema Kosovo. Grande Ausilio Bertoli !
Noi leggiamo di tutto e di più sui Balkani e mai nessuno aveva saputo trattare questo argomento con tanta umiltà e dando così tanto spazio alla speranza.
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Amici,
RispondiEliminanon so come ringraziarvi dell'attenzione. Sono davvero soddisfatto per il motivo che condividete le mie idee (e propositi).
Vi rinnovo l'abbraccio, A. B.
grazie a te ausilio
RispondiEliminanon ho ancora letto il libro, ma sono rimasta colpita dalla tua semplicità, dalla tua umiltà e di quanto sei solare...
è proprio quello di cui abbiamo bisogno.. un po' di speranza !
ti ringrazio anche di aver risposto subito alle mie domande..
abbiamo alcuni scrittori che prendono spunto da noi, perchè raccontiamo delle storie di persone favolose e questo libro è proprio la prova di quello che raccontiamo
esistono, nei balkani, delle persone che hanno delle vite stupende
grazie !
eee... olè !!
RispondiEliminasan ciambu ti amo alla follia !!!!
http://www.reportonline.it/2009101237064/cultura/l-amore-altro-un-odissea-nel-kosovo.html