Non ho dovuto pensare molto su che parte della Serbia fare un piccolo itinerario per voi lettori. Vorrei presentarvi la zona che ho potuto conoscere in uno dei miei primi viaggi in Serbia.
Mi ero appena sposata e questo è il viaggio che mi ha organizzato mio marito per farmi conoscere il suo meraviglioso paese. L'itinaerario copre l'ovest della Serbia, una zona di bellezze naturali che si trova a circa 200km da Belgrado e comprende Il parco nazionale di Tara, la Mokra Gora e l'area di Zlatibor.
Bajina Basta (Бајина Башта)
Come base per la partenza propongo Bajina Basta raggiungibile in poche ore in machina partendo da Belgrado via Lazarevac-Valjevo facendo il piccolo passo "Debelo brdo" (1090m) oppure via Sabac-Ljubovia seguendo i meandri del fiume Drina oppure via Cacak-Uzice passando sopra il piccolo passo "Kadinjaca" (880m).
Questa piccola cittadina che conta 29.000 abitanti (di cui 20.000 abitano nei paesini nei dintorni) è una buona base per intraprendere escursioni nelle mete turistiche dei dintorni: Parco nazionale di Tara, Monastero di Raca, il fiume Drina, rovine dell'antica città di Solotnik, la chiesetta di legno a Dub, Kaludjerske Bare, e le stazioni sciistiche e di sport estivi con gli alberghi Omorika (picea), Javor (acero) e Beli bor (pino bianco) e la meta turistica per bambini Mitrovac.
Qui ci si ferma, più che per mangiare o per pernottare, che per passare le vacanze. Anche qualche pescatore si ferma all'albergo Drina (e anche Peter Handke si è fermatu qui). Vi consiglio di leggere "Un viaggio d’inverno ai fiumi Danubio, Sava, Morava e Drina ovvero Giustizia per i Serbi" di Peter Handke, Traduzione italiana di Claudio Groff. Einaudi, Torino 1996. Handke descrive proprio questa zona....)
La maggior parte degli abitanti qui sono immigrati arrivati a causa dell'ocupazione turca negli anni 30 del 19esimo secolo e venivano dall'Erzegovina, dal nordovest del Montenegro, dal Sangiaccato, dalla Dalmazia (Pepelj) e dalla Bosnia (Osat).
Anche se la popolazione è diminuita negli ultimi anni per motivi economici (la gente si sposta nei centri come Uzice, Valjevo o va a Belgrado). Bajina Basta è una cittadina prosperosa che vive di agricolutura (frutta, tabacco) e turismo (molti hanno casette nel parco nazionale che affittano ai turisti).
Per raggiungere il parco nazionale ci sono due possibilità: una è di salire seguendo il fiume Drina e seguire la direzione Perucac-Mitrovac. L'altra è di salire direttamente da Bajina Basta a Kaludjerska Bara passando dal monastero di Raca.
Drina - Perucac - Mitrovac
Il fiume Drina
Questo fiume che in passato rapresentava la linea di demarcazione tra l'Impero Romano d'Oriente ed l'Impero Romano d'Occidente (era una frontiera naturale tra gli ortodossi e i cattolici) oggi marca la frontiera tra Serbia e Republika Srpska.
Nasce dalla confluenza dei fiumi Tava e Piva che scaturiscono dal Montenegro e termina nella Sava di cui è un affluente destro ed è lunga 346km. La sua acqua è di un verde chiaro inteso dovuto alla pietra calcare nel fondo del fiume. Anche molto caratteristica è la sua forma serpeggiante. Salendo al Parco nazionale di Tara, passando dalla centrale eletrica al lago di Perucac ci sono dei posti con una vista fantastica sul fiume!
La centrale elettrica con lago artificiale di Perucac
Mitrovac
Mitrovac è una stazione sciistica e sportiva con casette divertenti, ristoranti in stile etno e capanne di caccia.
Sulla rotta: Monastero Raca - Kaludjerska Bara
Monastero Raca (Манастир Рача)
Questo monastero medievale l'ha fatto costruire il re Dragutin (1273-1275) ed è dedicato all'ascensione. Grazie a questo monastero l'influenza del re e l'ortodossia erano particolarmente forti in questa parte della Serbia. I monaci che vivevano qui partecipavano a rafforzare l'identità nazionale, copiando libri religiosi e preservando le tradizioni.
Il monastero è stato comunque distrutto e riscostruito un paio di volte. Quando scoppiarono i conflitti tra turchi e austro-ungarici (fine del 17esimo secolo) i serbi aprofittarono per liberarsi dalla schiavitù turca, aiutando l'armata austriaca (cristiana) a vincere.
Con l'aiuto del patriarca Arsenie III Carnojevic i monachi del monastero riuscirono a nascondere oggetti sacri del monastero ed evitare che venissero distrutti, infatti il monastero bruciò.
Venne ricostruito solo dopo 100 anni, cioè nel 1795 da Milentije Stefanovic e fu finito nel 1799. Nel 1813 i turchi passarono di nuovo di qui distruggendo il monastero (e tante altre chiese della zona, facendo di nuovo fuggire la gente) e cosi fu rifatto nel 1826 seguendo lo stile della "scuola di raska".
Qui un mio post con il mio diario di viaggio.
Kaludjerske bare
Questo è il paesino dove il turismo incominciò nella zona. Si tratta di una stazione sciistica con grandi alberghi e innumerevoli casette e villette da prendere in affitto, ma tutto è molto sparpagliato. C’è semplicemente un piccolo centro con i ristoranti e qualche negozio.
Questo è il mini-etno-villaggio con costruzioni tipici della zona
e qui il mio tacuino di viaggio
e qui il mio tacuino di viaggio
Parco nazionale di Tara
Questo parco nazionale è stato fondato nel 1981 ed è di una bellezza particolare, infatti attira turisti in cerca di relax oppure che vogliono svolgere delle attività sportive. Qui e qui i siti con informazioni turistiche. E qui un post che ho fatto sul mio altro blog!
Per appassionati di botanica ci sono tante specie rare e endogene come per esempio la Picea omorika (abete rosso di serbia) (панчићева оморика) scoperta da Josip Pancic, e perciò il parco e sotto protezione.
Mi sono piaciuti anche i mega alberghi del periodo comunista.... qui le foto che ho fatto degli interni..... e qui e qui e qui e qui le altre mie foto dei due alberghi "бели бор” e ”оморика”.
Zlatibor
Per descrivere Zlatibor, non bastano le parole. Inutile. Un paesaggio che mi piace tantissimo e un clima perfetto......aspetto solo di tornarci presto!!!!
In questo post mi limito a darvi un po' di informazioni turistiche se decidete di visitare la zona:
Il nome Zlatibor viene da zlatno=oro e bor=pino (quindi pino d'oro!).
Qui e qui ci sono due siti fatti molto bene con informazioni e con una vasta scelta per camere e apartamenti di vacanze.
Qui e qui ci sono due siti fatti molto bene con informazioni e con una vasta scelta per camere e apartamenti di vacanze.
Zlatibor è ottimamente raggiungibile da Belgrado con il bus (infatti è sulla linea che porta in Montenegro), e a Zlatibor non serve per forza una machina, quindi si può comodamente scegliere di passare una bella vacanza qui arrivando in aereo a Belgrado.
A parte le attività di sci, pattinaggio e altre varietà sportive per l'estate, qui è un paradiso per chi ama mangiare.
Non solo, ci sono numerosi ottimi ristoranti etno con lecornie del posto e al mercato si possono comprare il famoso prosciutto di Zlatibor (златиборски пршут) e il kajmak (кајмак) una specie di ricotta a doppia panna.
Non solo, ci sono numerosi ottimi ristoranti etno con lecornie del posto e al mercato si possono comprare il famoso prosciutto di Zlatibor (златиборски пршут) e il kajmak (кајмак) una specie di ricotta a doppia panna.
L'etno-ristorante "мирис дуња" (profumo di mela cotogna)
Una bancherella del mercato che vende marmellate fatte in casa, rakija, sciroppo di frutta e altre buonissime cose.....
Questo è la prima parte dell'itinarario. La seconda parte segue ....
uuuaaauuuu...
RispondiEliminache favola sarebbe poter andare in questi posti !!!
sono i posti di zeljko e nebojsa...
potrei imaperentarmi con loro
ih! ih!
Divan opis i slike! Moj suprug je iz tog kraja, i veoma sam vezana za Zlatibor i Taru. Jos ako se prica nastavi na Zlatar...To je predivna planina, prava lepotica! Divan post!
RispondiEliminaLa Rakija anche in Serbia?
RispondiEliminaIo credevo che fosse croata!
Suggestivo, Francesca. Mi hai ricordato tante cose in comune con la Croazia. Per esempio i vari restorani (un tempo konobe) Puntijarka dello Sljeme.
hvala emo-serpice! zelela bih, da ljudi u zapadu upoznaju ove predivne planine!
RispondiEliminaLina, ci credi che continuo a ritornarci in quelle zone!?
Ma il post va avanti...ho fatto anche la seconda parte.....
e porta anche me noooo ???
RispondiElimina@jacqueline.. la rakija anche in croazia ?
pensavo fosse serba !!
bene.. dobbiamo andare e assaggiare quella serba e quella croata !
@artemide diana: non sono sicurissima, ma credo che in Croazia la rakija vien fatta piutosto con l'uva, in Serbia con prugne o albicocche.
RispondiEliminaMa si beve un po' da pertutto nei balcani.
non conosco lo Slijeme...so solo che c'è un parco nazionale...medvenica...o simile...
Volevo dire... di prugne (l'italiano!!!)
RispondiElimina:D
Sajkaca:
RispondiEliminaio non bevo alcolici (solo un po' di vino rosso o rosé), tantomeno la rakija.
Ne ho vista bere, però. Anche fare.
Con le prugne per la precisione.
:)))
Ma... ho scritto che il post è di Francesca e invece è di Sajkaca.
RispondiEliminaOprosti.
dosta
Dosta za danas (spavanje!). Laku noc' svima.
francesca è sajkaca
RispondiEliminami avete fatto venire voglia di rakija !!!
Slike su super! Ti ces upoznati moju domovinu bolje od mene :-)))!
RispondiEliminaArijana
ringraziamo zeljko che ci ha mandato delle splendide foto di questi posti
RispondiEliminaveramnete favolose...
cercheremo di metterle nel post di domani
hvala lepo zel !
aiuto.. domani italia - serbia
RispondiEliminaper chi tifo ?
Benissimo Lina ;)
RispondiEliminahvala lepo nebojsa
RispondiEliminaali francy je radilo (pravilo!??)
Che bei posti ... spettacolari.
RispondiEliminaДобра презентација наших природних љепота.
RispondiEliminaПоздрав из Дервенте Република Српска
@ hvala pesa
RispondiEliminafrancy je napisala post
ona je bila tamo
zato sto ona ima ljubav !
@alberto, grazie
pensa che io quando vado in serbia vado a pochi km da questi posti eppure non sono mai stata per esempio a zlatibor
speriamo in futuro !!
Questo post mi è molto gradito, se non ci sono intoppi ad ottobre torno a Mostar, più Sarajevo e... Visegrad e il suo famoso "ponte sulla Drina"; ma con tutti questi splendidi itinerari balcanici ho nottimi spunti per allungare il mio viaggio e l'elenco di posti da visitare!!!
RispondiEliminae tu scrivici vero'
RispondiEliminacosi' i tuoi viaggi sono di spunto per altri..
stiamo ricevendo una marea di foto..
qualcuno scrive anche dettagliatamente il racconto del viaggio e qualcuno no..
ma l'importante è che mettiamo la voglia di andare cosi' le persone vedono che i balkani non sono quella cosa cattiva che ci descrivono in tv..
io ho fatto lo stesso la prima volta..