domenica 6 giugno 2010

Ardita Gjeci



Suggerito da Tatiana. Grazie Taty !

Un viaggio come scelta di crescita personale e professionale (pure).

Quindi non e' stato difficile capire qual'era il mio progetto che apparentemente sembrava avesse niente a che fare con un viaggio o con la crescita professionale e personale, ma piu' un bisogno emotivo legato al passato (non poi tanto lontano) di quando da bambini volevamo conquistare il mondo con l'arte, diventando artisti, vivendo nell’arte, trasformando i nostri gesti, attitudini, modi di vestire, oggetti che ci circondavano in arte. Era cosi importante tanto quanto platonico e difficilmente immaginabile.


Antoine de Saint-Exupéry, l'autore dello splendito racconto "Il piccolo principe" scrive nelle prime pagine del suo racconto questa frase :

"Ma I grandi non capiscono mai niente da soli e i bambini si stancano a spiegargli tutto ogni volta."

E quindi, essendo ora "grande" ho le mie difficolta' a capire da dove nascesse quella grande voglia di formare un gruppetto di bambini e scegliere di vivere nell'arte. Quell' “ARTE” secondo la nostra percezione.

Ogni giorno, si doveva svegliare presto, per andare e "rubare" (ma era piu' un “prendere in prestito”) le mattonelle di nostro zio. Con quelle dovevamo costruire le case, il teatro, il parco e la scuola (non dimenticavamo mai la scuola!!).

Quindi ogni giorno, dopo aver costruito la nostra citta', si puliva la "casa", si andava a "scuola" (imparavamo anche l'inglese da soli, ma sicuramente nessun anglofone ci avrebbe capito), poi si riposava al "parco" prendendo le decisioni su che cosa avremmo messo in scena al "teatro" (Tipo : "L'incidente con la banana"; "Lui vuole diventare un attore, ma suo papa no!" ecc. ecc. ).

Tutto questo si interrompeva solo se da lontano disturbava il silenzio del paese qualche camion dell'esercito (non c’era la guerra!!! Mi raccomando!! Da mia nonna, c'era un importante centro militare albanese), il passaggio del quale noi non dovevamo assolutamente perdere, perche' chi sa quando sarebbe stata la prossima volta. E proprio come nei film (e non sto mica scherzando, chiedettelo a mia nonnaaa!!!), chi correva piu' forte riusciva ad aggrapparvisi da dietro, finchè l'autista ci "minacciava" con la mano fuori dal finestrino.

Quindi da li sognai "ferocemente" di diventare un artista.

Un ARTISTA!!! (Ma io un artista non lo sono mai diventata!!)


Io il mio "viaggio di studio" l'ho gia fatto.

Nel 2006, insieme a mio padre abbiamo imbarcato la nave da Durazzo fino a Bari, e da li siamo saliti a Milano. Ma ancora prima avevamo fatto altri viaggi, da quel villaggio "fiabesco" dei giochi da bambini, a Lezha (Alessio), e da Lezha a Tirana (la capitale. Lo scrivo solo per correttezza, giuro!!). Tutto per un obiettivo preciso, lo stesso che mi porto anche in Italia: studiare.

Quindi da “Artista”, scelsi di studiare Economia e Management per l'Arte e la Cultura.

L'intenzione era semplicemente (si fa per dire) da realizzare : “il sogno di vedere costruite strutture inesistenti o mal funzionanti che avrebbero dato l'opportunita' a chi ha talento di studiare, crescere e perfezionare la sua arte. O di dare la possibilita' di riconoscimento a chi arte ne stava creando in condizioni pietose.”

Ma questo non fa di me un' eroina, poiche' niente e' quello che ho fatto, oltre a seguire degli studi che possono quindi portarmi a fare questo se verrano conclusi.

Essendo stato il mio percorso un viaggio (non solo metaforicamente), il progetto che e' oramai il mio chiodo fisso (come canta De Crescenzo) e' anch'esso un viaggio (e non solo metaforicamente!!).

Ardita, 22 anni
Nota bene . Noi abbiamo messo questo link, ma ancora non ci è chiaro se è la banca che si vuole fare pubblicità o cosa.. Anche il fatto che chiedano tanti dati personali per votare non è bello. Noi abbiamo fatto questo post unicamente per dare una mano a Ardita e le facciamo i nostri migliori auguri.

1 commento:

  1. srecan put.. buon viaggio a piotr di milano che oggi parte per un lungo viaggio, ma ieri non ha potuto non leggere balkan-crew prima della partenza, anche se stanco morto
    grazie piotr
    ci sei molto caro..
    sve najbolje !

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