domenica 3 gennaio 2010
Sogno di Skopje
Un po' di tempo fa vi abbiamo presentato il primo libro (scritto in lingua macedone) di Biljana Petrova, la nostra amica di Skopje. Ora abbiamo una bella notizia: Biljana sta per pubblicare un libro in italiano! Il libro sara' presentato a Bologna, il 15 gennaio 2010 e vi terremo informati sui dettagli.
Ecco la prima intervista a Biljana (BP) fatta da Miran Oblomov (MO), un etologo di specie estinta, sull'uscita del nuovo libro "Sogno di Skopje". Potete leggere altre infromazion su "Cahier di viaggio" la collana di Edizioni Historica diretta da Francesca Mazzuccato.
MO: Posso darle del tu?
BP: Certo, prof. Oblomov, e devo dire subito che per me e' un onore essere qui a rispondere ad un egregio professore, ho letto delle sue ricerche nel dipartimento di biologia di Emildonia e quindi con molto piacere rispondo a lei, o le do del tu anch'io?
MO: Facciamo chiarezza, dammi del Lei. Perchè Skopjie?
BP: Sono nata e cresciuta a Skopje, e' la mia citta', ogni giorno respiro e vivo e sogno (di) Skopje..
MO: Non hai risposto, o hai risposto parzialmente. "perchè Skopjie"?
BP: Lei e' davvero troppo meticoloso. Perche' Skopje? Anche perche' Belgrado era troppo lontano e ad Atene svenivano i Pinguini..
forse la risposta migliore sarebbe leggere il petit cahier..
ma con poche parole: di skopje si sogna ogni giorno, con occhi aperti e con la fantasia, e con il cuore.
I sogni non finiscono mai..semmai, si avverano, ma dopo questo non sono piu' sogni :)
Questo sogno e' un omaggio a tutti quelli che portano Skopje nel cuore, che sono stati qui e vorrebbero tornare di nuovo, o che un giorno arriverano...
MO: Hai risposto a una domanda che non aveva risposta (perchè no!!!??). Comunque, la mia seconda domanda cui tu hai risposto anticipandomi telepaticamente, era: "Cosa sognate a skopjie di bello, e come sognate?
E dopo che sono stati sognati dove finiscono i vostri sogni?"
Vuoi aggiungere altro a questa ciangotteria?
BP: Giuro che volevo rispondere "Perche' no" ma mi pareva troppo ovvio e trasparente per un discorso cosi' oblique e laterale come questo intervista...
Ciangotteria? Mi dica professore, cosa vuol dire?
Intanto voglio dire che il petit cahier fa parte di una collana internazionale e segue le orme di un grande cahier (in ogni senso) di Francesca Mazzucato, direttrice e curatrice della collana.
MO: "ciangotteria" è chiacchiere, ma non sono sicuro sia italiano. Pensavo che dalla macedonia s'intuisse. Innanzitutto, cos'è un cahier?
BP: Cahier, letteralmente vuol dire "quaderno" in francese, quindi, prendere appunti, note, impressioni, ricordi e sogni di un viaggio...nei cahier di viaggio.
Visto che io sono in Skopje, il viaggio e' una metafora, e' un viaggio oneirico, poetico, ma sempre dedicato alla storia, alla magia di Skopje.
MO: Specificatamente, prima di entrare nel tuo sogno e nel tuo viaggio senza valigie, vorrei chiederti quali sono i tuoi riferimenti
letterari, in modo di consentire ai lettori di capire da subito chi hai copiato. Dimmi.
BP: Ah, ma professore, non si dice copiare, si dice "rende un'omaggio" (che poi e' la stessa cosa).
I miei riferimenti letterari innanzitutto sono sempre e comunque i grandi scrittori del realismo magico, come Marquez, Rushdie, Calvino et al..
In questo caso si potrebbero intuire anche alcuni esempi da oscuri scrittori macedoni e balcanici, ma siccome il libro e' per i lettori italiani, non capira' mai nessuno.
E ci sono anche riferimenti ai viaggiatori anonimi, amici che sono stati qui, a Skopje, che magari ritroveranno le sue tracce nel mio testo, dopo avermi raccontato loro esperienze..
MO: ...E ti quereleranno per diffamazione..Ti sei già collocata in una corrente, perchè?
BP: No, no, mi hanno dato loro "benestare". Mi sono collocata in una corrente perche' credo sia la corrente migliore per esprimermi, permette tutto ed e' una ottima cornice per la mia immaginazione spesso troppo ricca e imprevedibile...Se mi permette un cliche', mi sento come pesce spada nel corrente..
MO: Bellissimo correlativo soggettivo! Li adoro. Io penso che lei faccia delle gran belle insalate di parole. Ma buttiamoci, "a babbo morto" (anche perchè mio padre è morto davvero), nelle frescura delle pagine del suo libro appena stampato. Quando nasce "il sogno di Skopjie",nel tuo tempo relativo e tra le righe, c'è un 'incipit vero e proprio come " sapete com'è la mattina presto, là, all'Havana..."? E se si, com'è?
BP: Insalate di parole..certo professore, dimentica che sono dalla Macedonia, piu' insalata di cosi' ..si, buttiamoci (la parentesi del tuo dolore la togliamo, immagino)
Il sogno di Skopje nasce all'improvviso, tra un log in e altro, alla tastiera, nello spazio virtuale tra Twitter e Facebook, come un ponte, l'idea arriva come un treno e io da buona pendolare parto..
E poi, un evento davvero importantissimo con cui questo sogno ha preso ali...la visita ad una cripta dove tra i resti dei soldati caduti nella prima guerra mondiale, c'era anche la targa sulla salma di un soldato italiano. Era una coincidenza straordinaria, ho deciso di rendere omaggio a questo soldato, questo episodio fa parte del sogno in una maniera particolare.
MO: E se dicessimo "una julienne di nuances" le pare più chic.?In che termini inizia l'inizio?
BP: "una julienne di nuances"..tres chic ...mi piace moltissimo...
L'inizio inizia come ogni sogno...nella terra di nessuno, quella sublime tra la veglia e l'incoscio. Una cartolina di Skopje che diventa viva ..e cosi' inizia il viaggio..
MO: Continua a darmi del Lei, per favore!Sei troppo laconica!. Mi dici allora, quanto del Cuore di Tenebra dei Balcani, che noi antipodi abbiamo conosciuto solo notando gli aerei partire carichi di bombe da Aviano e ritornare vuoti, c'è nel tuo Sogno? Pare sia una sorta di contaminazione ambientale laggiù, da voi.
BP: Niente delle contaminazioni nel mio sogno..e' un sogno pulito, decontaminato, chiaroscuro e sfumato.
Sono laconica apposta, egregio professore, dobbiamo lasciare qualcosa in sospeso per i lettori no?
...
Mi scusi per la mancanza della forma del Lei di prima, ma da autodidatta in italiano, trovo questa forma molto difficile. Comunque per Lei sto facendo lo sforzo, perche' le stimo..
MO: Autodidatta? Non ci crede nessuno. Lei sa d'accademia! Posso dirti che fino a ora non ho capito ancora nulla del tuo libro? E se non ci fosse nulla da capire? Esiste una trama, una canovaccio, uno straccio di abbozzo di improvvisazione di storia da raccontare? ( qui Oblomov diventa notoriamente molesto)
BP: E invece si! Autodidatta. Proprio come Conrad nella sua allusione di prima. Nel Sogno di Skopje non c'e' ne Mr. Kurz, ne una trama nel senso classico, e' un Sogno for crying out loud..lei capisce i sogni? Ci sono stracci di abbozzi ma sono come ombre, nel tempo e nello spazio..
Capira' dopo aver letto il libro, il libro e' onirico e poetico, e la poesia, si sa, non si racconta. (B. diventa bambina capricciosa).
MO: Ciurla nel manico, eh? Comunque di una cosa sono contento: che non siamo davanti al solito racconto balcanico in cui si parla del solito cuore di tenebra del balcani.Dato, per assurdo, che questi balcani esistano. D'accordo la poesia non si spiega, accade, come la neve o la pioggia. Sarebbe felice se la paragonassi a Dylan Thomas nel suo racconto di racconnti "molto presto di mattina"?
BP: Onoratissima..e felicissima..grazie.
MO: Intervista evitante, mi pare. Ultima domanda, lei ama la musica balcanica, con trombette, fisarmoniche, piatti e finti tzigani con baffi altrettanto finti?
BP:No. Mai e poi mai. Non sono il tipo.
MO: E' l'unica cosa che mi interessava sentir dire. Ciao, eh.
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Ringrazio tutti della Balcan Crew..avete accompagnato tutti i miei passi letterari..e grazie mille per la fiducia..
RispondiEliminaQuesto libro e' un sogno che si avvera..e sono cosi' emozionata, non ho parole..
Solo grazie
Biljana da Skopje
fai tante foto alla presentazione e ti faremo un altro post nella sezione "guest"
RispondiEliminala presentazione sara' a bologna e io sono a skopje. la vedo un pochino difficile. comunque grazie per il pensiero.
RispondiEliminaah.. tu non vai a bologna ???
RispondiEliminaaccidenti..
noi di bologna conosciamo solo francesco, ma chissà dov'è.. sarà in giro per il mondo..
magari anche lui nei balkani !!
Ho già avuto, su questo stesso blog, l'onore ed il privilegio di poter parlare con la Dr.ssa Petrova. Mi associo alla sua soddisfazione ed alla sua felicità per aver coronato il sogno della pubblicazione di questo libro. Inutile aggiungere che mi precipiterò in libreria per acquistarlo e se non dovessi (come probabile) trovarlo lo richiederò e lo farò arrivare anche nella sperduta Potenza.
RispondiEliminaUn caldo augurio di buon anno a tutti da Gennaro
urka !!
RispondiEliminasono gelosa !!
dopo questi complimentoni biljana te lo dovrebbe regalare il libro !!!
Grazie Gennaro...
RispondiEliminaIl libro sara' presentato domani a Bologna, e' uscito da pochi giorni, costa 3 euro.
Non l'ho ancora ricevuto io..quindi Lina, non essere gelosa, e Gennaro, chiedo scusa, ma non avendolo qui non saprei come regalartelo..
per ordinarlo, questa e' la mail dell'editore: info@historicaweb.com
Cordiali saluti da Skopje
Cara Biljana,
RispondiEliminaprovvederò senz'altro ad acquistarlo, sarei stato molto compiaciuto del tuo dono, ma a parte le questioni contingenti, credo che sia importante acquistarlo facendolo arrivare in più luoghi diversi, cercando, così,di favorirne la diffusione.
Il mio migliore in bocca al lupoper quest'impresa e arrivederci presto al tuo prossimo cimento.
Saluti Gennaro