I Balcani sono proprio il paese delle coincidenze, dove in un gioco di incastri altrove inimmaginabile, tutto si aggiusta e trova il suo posto migliore.
Ne ho avuto l'ennesimo riscontro nei pressi di Gostivar, nella Repubblica di Macedonia, ad agosto scorso.
Provenendo da Tetovo, dopo averne visitato il mercato e comprato della frutta per il viaggio, il nostro vecchio fuoristrada noleggiato a Pristina, improvvisamente si ferma, in salita ed in luogo impervio. Emana vapore caldissimo e gocciola abbondante acqua, ma non facciamo neanche in tempo a rendercene conto che una giovane coppia si ferma per offrirci aiuto.
Balza vistosamente all'occhio la targa della loro auto, italiana.
Sono della zona di Mavrovo, anche se vivono a Montebelluna e si stanno recando a Skopje per una gita. Prima però si assicurano che arrivi il carroattrezzi per portarci in centro e ci danno i loro riferimenti per poterci rivedere.
Mentre cerchiamo faticosamente di comunicare con l'autista del carroattrezzi, che parla un inglese stentato e che ci ha voluti portare a rifocillarci in un ristorante locale, compare in scena un altro giovane e simpatico immigrato all'Aquila e di nuovo otteniamo aiuto. E' in compagnia dello zio, che fa il taxista all'aeroporto di Pristina. I due trafficano un po' col telefonino e trovano il modo di farci avere presto un'auto più nuova e funzionante. Persino il costo del carroattrezzi, sul quale evidentemente volevano farci la cresta, come per magia si dimezza.
Grazie a questo contrattempo ci siamo procurati delle amichevoli guide locali che rendono il nostro breve soggiorno nel parco nazionale di Mavrovo ancora più piacevole ed allegro.
Ceniamo in loro compagnia, con vista sul lago artificiale, gustando deliziose trote del fiume Radika, noto per la purezza delle sue acque.
Mavrovo è molto frequentata anche d'inverno, da appassionati di sci provenienti in particolare dai paesi dell'ex Jugaslavia, essendo rinomata stazione sciistica.
L'indomani, loro musulmani, ci accompagnano a visitare il monastero ortodosso di Sveti Jovan Bigorski del 1020, in fase di restauro dopo un incendio dello scorso anno.
Lo conoscono bene e sono amici dei monaci dato che da bambini lo frequentavano quotidianamente.
E' indubbiamente uno dei più belli ed antichi, appollaiato sul monte Bistra, in luogo impervio che non doveva essere neppure visibile ai turchi. Le preziose incisioni lignee della chiesa risalgono al 1830-1840 e gli strumenti con i quali sono state realizzate vennero poi buttati nel Radika per garantirne l'unicità.
Segue una impegnativa ma piacevole passeggiata lungo il Radika che ci conduce ad una splendida cascata, dalla quale si può gustare la purissima acqua.
Ohrid coi suoi 348 m/q è il lago naturale di origine tettonica più grande della Macedonia e anche uno dei più antichi d'Europa.
L'omonima città è bellissima, di uno splendore inimmaginabile e vi ci trascorriamo tranquille giornate di relax fra sole e bagni.
Qui, a giudicare dalle targhe provenienti praticamente da ogni dove, sembrerebbe attuarsi una serena e spensierata ricomposizione degli ormai frammentati paesi della ex Jugoslavia.
Visitiamo antiche chiese e monasteri ortodossi.
Sv. Sofia del 1035, sede episcopale, con 2 torri campanarie che, come sovente successe, fu trasformata in moschea.
Sv. Jovan Kaneo, idillica chiesetta dove sono state girate alcune scene di "Prima della pioggia", film-simbolo della maledizione balcanica.
Sv. Naum, nella parte meridionale del lago, fondata nel 905, dove i Santi Clemente e Naum, allievi di Cirillo e Metodio, scrissero le loro dottrine e idearono l'alfabeto cirillico.....
grande rita !
RispondiEliminaio ho letto anche le altre tre parti e sono entusiasta !
grazie per questo bellissimo regalo e grazie per il bene che vuoi ai balkani !
smakkkkkkkkkkkkk
Propongo un'iniziativa innovativa. Direi di non usare più la locuzione "ex Iugoslavia" ma "Iugoslavia" o "Regione iugoslava" per parlare il genere di tutta l'area compresa tra la linea Sava-Danubio e tra i mari Adriatico-Ionio-Egeo-Nero (escluse Grecia ed Albania). Iugoslavia significa "Luogo degli Slavi del Sud" e pertanto definisce efficacemente tutta la Regione. Poiché sono un "purista" (ma non un rompiscatole, nel senso che pretendo la precisione solo da me stesso e non dagli altri), infine preferisco, in Italiano, scrivere Iugoslavia e non Jugoslavia, perché la lettera "J" è assente dal nostro alfabeto (per analogo motivo preferisco scrivere "Iraq" invece di "Irak"). Scusate la lunga disquisizione e ciao / Pozdrav!
RispondiEliminaper me va bene lorenzo
RispondiEliminanel passato abbiamo anche parlato della nazionale di calcio iugoslava.. uno splendore !
urgentissimo
RispondiEliminaprima che tolgano anche questa pagina
leggettevi
Marchionne, la Serbia ed i traffici della Philip Morris
«Perché il Sole 24 Ore ha rimosso dalla sua pagina la vera biografia del contrabbandiere di sigarette»?
www.campoantimperialista.it
Grazie Lina, a te e a voi di Balkan Crew, o forse meglio dire della "Ciurma Balcanica".. ;-)
RispondiEliminaCome sai amo Balcani e Slavia del sud e appena posso parto, con tutti voi, ed in particolare con te, nel cuore..
Rita
ma gioia... !!!
RispondiEliminaripiegami in valigia !