giovedì 9 settembre 2010

RITORNO DALLA ZASTAVA DI KRAGUJEVAC. Parte terza



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Tra i servizi per i bambini e quelli delle bambine e’ stato ricavato un piccolo locale di sgombero dove e’ stato installato anche uno scaldabagno (e l’immancabile angolo per la preparazione del caffe’, angolo che non manca mai in nessuna struttura della Serbia); questi nostri bambini avranno dunque anche l’acqua calda...

Lasciamo nell’aula di scuola materna tutti i giochi che abbiamo portato con noi; sara’ una bella sorpresa per i nostri piccoli amici al rientro scolastico a settembre.

Alle 10 altra c’e’ una nuova inaugurazione: la sede della Associazione Donatori di Sangue, in un locale di proprieta’ pubblica in pieno centro citta’, che abbiamo contribuito a realizzare insieme alla Associazione di Brescia.
Avevamo visitato la sede ad aprile, ancora al grezzo; il cambiamento e’ impressionante! Locali piccoli, bui e maleodoranti sembrano ora molto piu’ grandi e pieni di luce. I lavori eseguiti comprendono la costruzione di un bagno, la realizzazione dell’impianto elettrico e la ricopertura dei muri con cartongesso.
E’ presente anche l’Assessore all’ambiente ed alla cooperazione Srdjan Matovic, che ci consegna la lettera del Sindaco con la quale viene stabilito che il Comune si impegna a fornire gli arredi per la sede e a continuare a concedere i locali in uso gratuito, come era stato chiesto da noi ad aprile scorso, quando avevamo preso l’impegno di realizzare questo progetto

La bandiera della Pace, che avevamo firmato tutti insieme ad aprile, e’posta all’ingresso, assieme a quella della asoociazione. Con sorpresa e una certa emozione troviamo all’interno una grande bandiera della Repubblica Federativa Socialista di Jugoslavia.

I soci della associazione sono quasi tutti lavoratori della Zastava ed hanno organizzato una donazione straordinaria di sangue in concomitanza a questa inaugurazione; il luogo scelto per la donazione e’ il Parco dell’amicizia, il grande prato antistante la sede del Sindacato Samostanli dei lavoratori della Zastava camion, la’ dove ad aprile 2009 avevamo inaugurato una grande palestra per i figli dei lavoratori Zastava.

A pranzo saremo loro ospiti; eravamo stati avvisati gia’ da molto tempo di questo invito; cio’ che non sapevamo, invece, che l’appuntamento per il pranzo e’ in una trattoria nelle campagne di Kragujevac alle tre e mezzo del pomeriggio!

Si tratta di un orario impossibile per noi, perche’ alle sei del pomeriggio abbiamo un altro appuntamento, ed un altro ancora alle sette. Conoscendo la durata media dei pasti serbi non si riuscirebbe a rispettare questi appuntamenti. Anticipiamo quindi a pranzo (perdendoci varie volte nelle colline che circondano Kragujevac prima di arrivare alla trattoria) alle due del pomeriggio; mangiamo da soli uno splendido pasto e ci incrociamo con i nostri amici solo per mezz’ora... vuol dire che dovremo ripetere l’esperienza......

6 commenti:

  1. Ma non l'avevi già postato?
    io rileggo e risono risolidale :)

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  2. Che bella la parola MIR (мир). Mi fa venire in mente che in Russo, oltre che "Pace" significa anche "Mondo"

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  3. grazie lorenzo

    @ piotr.. è un lungo resoconto che abbiamo diviso in puntate perchè in un unico post avrebbe tenuto tutto il web
    anche dividendo in puntate non sarà possibile pubblicare tutto, ma questa esperienza è cosi' bella che, almeno a stralci, ci andava di farvela conoscere
    ma se il disocrso non fila puo' anche darsi che abbia saltato dei passaggi importanti.. dovrei controllare.....

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  4. Si, si
    Non discutevo, mi sembrava solo di avere letto lo stesso identico post, però forse mi sto confondendo e l'ho letto via mail. Scusa

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  5. consigliamo
    it.peacereporter.net/articolo/
    23823/The+Empty+House
    the empty house
    Il documentario prodotto da PeaceReporter racconta il dramma delle persone scomparse durante la guerra in Kosovo, nel 1999, che si teme siano vittime di un traffico d'organi
    a quelle persone che sostengono che ci inventiamo tutto diciamo che questo sito è neutrale

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