giovedì 17 dicembre 2009
I militari se ne vanno...
Perdonate questa piccola trasgressione. Per giorni mi sono imposta di non fare questo post, ma oggi ho ceduto al disperato appello di Alessandro Di Meo.
E' vero che abbiamo come obiettivo la cultura, le tradizioni, la musica balkanika e cerchiamo di parlare di cio' che unisce e non cio' che divide, ma dal Kosovo arriva un appello così disperato e inascoltato che vi chiediamo scusa per questa piccola parentesi.
L'America necessita di uomini in Afganistan e da dove si vanno a prendere ? Ma dal Kosovo naturalmente.
La cosa che piu' mi ha lasciata perplessa, non è l'atteggiamento della politica internazionale sempre volto al "dio danaro" come da Caino ad oggi, ma del nostro amico Samopravo che dice che in Kosovo i militari non hanno più nulla da fare.
Io purtroppo qui mi fermo. Ci sarebbe molto da dire sulla vita, semprechè vita si possa chiamare, dei serbi nelle enclavi kosovare, ma poi arriverebbe qualcuno a dirci che ci inventiamo tutto. Quindi meglio di no. Chiunque ne voglia sapere di più ci puo' parlare in privato o puo' leggere i vari blog che parlano della vita nelle enclavi o puo' parlare col Centro Europeo o, ancora meglio, puo' recarsi sul posto e vedere con i propri occhi.
Già diverse persone ci hanno contattato per andare in Kosovo e abbiamo diversi canali per portare le persone la. Nessuno fino ad oggi ci ha chiesto una vacanza turistica. Tutti chiedono di andare a portare i camion con gli aiuti ai serbi nelle enclavi e di vivere senza luce e senza acqua come vivono loro.
Voi non ci crederete, ma grazie alle poche persone che vedono con i loro occhi la situazione, sono stati ritrattati documenti e affermazioni di blog e giornali, al punto che quando vado su certi link per contestare, mi trovo una pagina diversa.
Bene ! Le bugie hanno le gambe corte !!!
L'urlo del kosovo
E' scattato l'allarme
Viaggio in una enclave
Samopravo
Appello di Sandra Raskovic
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La propagabda anche su Balkan Crew è fuoriluogo.
RispondiEliminaE triste.
1)in Afghanistan la coalizione militare a cui apparteniamo (la nato) ha bisogno di più uomini e giustamente noi, così come tutti gli altri paesi coinvolti li forniamo.
Con votazione unanime del Parlamento e sostegno della stragrande maggioranza del paese.
Altre posizioni, già fuori dalla storia sono uscite anche dal parlamento.
Cosa vuol dire che gli americani hanno bisogno?
Ah si Obama è un fascista imperialista. Dimenticavo.
2) La missione in kosovo si sta naturalmente evolvendo da una missione di peacekeeping, che necessita dei militari per una ovvia ragione di sicurezza, a una missione di polizia internazionale, a guida europea che si chiama eulex, è operativa ed è composta da funzionari, poliziotti e magistrati.
Peraltro ben accolta da Belgrado, essendo (così come unmik) neutrale sul punto status, o meglio traendo la propria legittimazione dalla stessa risoluzione, la 1244.
3)Sarebbe stato possibile - forse - impiegare più militari in afghanistan e confermare la dimensione del contingente in kosovo ma le risosrse che l'Italia destina alla difesa - anche per l'isteria ideologica dei pacifisti sono purtroppo del tutto inadeguate
4) la situazione in kosovo, seppure complicata (credo per ogni abitante, serbo o albanese che sia) è davvero quella descritta da talune fonti guarda caso tutte ideologicamente orientate?
O c'è una comunità serba del nord senza rapporti con il nuovo stato, e che aspetta solo di ricongiungersi (giustamente a mio avviso e credo avverrà) alla madrepatria e una comunità del sud che invece seppur lentamente comincia a partecipare al nuovo stato con grave scorno più che della Serbia, direi dei tristi figli nostrani del muro di Berlino? (Che ricordo è crollato).
Sul Kosovo la Serbia sta conducendo una battaglia giuridica e diplomatica molto intelligente, e ne vedremo l'esito.
Serve fare ancora pressione sulle autorità (certo poco trasparenti) del Kosovo per il rispetto dei diritti fondamentali delle persone.
Non sono di alcuna utilità ai serbi gli amici di Milosevic e di Bin Laden.
Non è mai di alcuna utilità a nessuno il delirio ideologico.
Porta solo frutti avvelenati, come l'attualità italiana sta - tristemente - a dimostrare.
http://www.unmikonline.org/UNMIKONLINE2009/misc/docs/unsg_rep_300909.pdf
RispondiEliminala verità è quella di enrico, alessandro e altri come loro che visitano periodicamente le enclavi...portando aiuti e affetto a persone disperate
RispondiEliminama senza andare lontano, nelle enclavi ci sono stati recentemente francy e il marito
i serbi stanno morendo
tutto il resto sono parole
questa è una cosa gravissima !
RispondiEliminahttp://espresso.repubblica.it/dettaglio/forze-armate-e-privatizzate/2117172&ref=hpsp
forze armate privatizzate !!!
Lina, ci hai dato degli ottimi link su questo tema, ma con il tuo post ho qualche problema....sarà anche la tua opinione, ma attenta ha non girare su le parole in bocca alla gente.
RispondiEliminaNon so chi delle persone che è stata in Kosovo ti ha raccontato di serbi che stanno morendo nelle enclavi, ma io no.
Ci tengo a precisare che la situazione per i serbi in certe enclavi è molto difficile e non osano ad'uscire dalle enclavi per paura.
Ma ciò NON centra con le truppe che dal Kosovo vengono mandate in Afganistan.
Francy
ma non ho detto questo
RispondiEliminala situazione era già drammatica con i soldati che proteggevano le enclavi, i monumenti e le chiese ortodosse, immaginiamoci quando non ci saranno piu' nenche loro..
nelle enclavi si "VIVE" senza luce, ne acqua, grazie agli aiuti umanitari,sotto la minaccia continua per cui i bambini devono anche far attenzione a dove vanno a giocare e quando si dice a questi serbi di andare via, preferiscono morire li' piuttosto che in una favelas ai margini di bg...
ultimamente sono stati uccisi due anziani nei loro letti di notte, come pure sono state incendiate delle case, come pure due bambini uccisi dai cecchini, come tante altre cose che trovate per esempio nei documentari di rinascita balkanika, anche se qualcuno dice che è tutto inventato
se questo non è morire a poco a poco, ditemi voi cos'è
e questa è ancora la realtà di oggi..
appena saranno partiti i militari sarà molto peggio, tant'è che gli appelli arrivano da tutti
io non mi sono inventata nulla, ma sapevo benissimo che queste cose venivano negate, daltra parte è una storia vecchia, anzi vecchissima....
accidenti.. non l'abbiamo saputo in tempo..
RispondiEliminahttp://appuntamenti.osservatoriobalcani.org/appuntamenti_ob/europa_kosovo_giovani_democrazie_vecchie_mafie
Europa, Kosovo. Giovani democrazie, vecchie mafie?
Data: 17 Dic 2009 19:00
Luogo: Milano
Indirizzo: Acli Provinciali di Milano, Via della Signora 3
Organizzato da: IPSIA ACLI Milano
Categoria: Dibattito
Prospettive, problematiche, interessi internazionali che coinvolgono la regione balcanica nel suo percorso di transizione verso l’Unione
Ne parliamo con:
- Melita Richter, sociologa, mediatrice culturale e scrittrice
- Matteo Tacconi, giornalista e scrittore
Durante la serata verrà proiettato il documentario "300 milioni di secondi" di Darko Sokovic, realizzato e promosso dal Tavolo Trentino con il Kossovo
Provo a spiegarmi.
RispondiEliminaNessuno può negare che le condizioni di determinate "enclaves" serbe siano drammatiche, e il fatto stesso che vi sia ancora la necessità di una presenza militare lo dimostra.
E la condizione degli albanesi di Mitrovica Nord non è molto differente.
Ora, posto che non penso che a guardia di monasteri ed enclaves saranno destinati militari albanesi o poliziotti kosovaro-albanesi (tra l'altro la quasi totalità dei poliziotti serbi che si erano dimessi dopo l'indipendenza è tornata in servizio, sono quasi 4000 e ricordo che il Kosovo è grande quanto l'Umbria).
Non mi spiego perchè se la situazione è così drammatica (aldilà di casi isolati dove ripeto LO E') in Serbia l'argomento è oggetto di un silenzio assordante.
A livello internazionale è oggetto di un medesimo atteggiamento.
Ne parla - e in questi termini - solo il (minuscolo) mondo pacifista radicale, lo stesso che - senza vergogna - sposa tesi negazioniste su Srebrenica (la lettera del Cnj al giornalista de la 7 ne è solo l'ultimo allucinante esempio) e continua a realizzare per pure ragioni ideologiche una commistione incredibile tra la tradizione internazionalista, movimentista, pacifista (altri termini non ne voglio usare) e il nazionalismo più becero.
Qualcosa che nei Balcani effettivamente è avvenuto, ma qui da noi è davvero.. inspiegabile.
E prendere parti in modo acritico e ideologico - dannoso di per se - diventa inconcepibile da parte di gente (tutti noi) che per tante ragioni i Balcani li porta nel cuore.
RispondiEliminaAltrimenti non è amore, ma odio verso qualcos'altro, e i Balcani sono solo uno strumento.
Ma gliene abbiamo fatte già troppe per trattarli così.
grazie per il chiarimento beppe, ma sono completamente in disaccordo..
RispondiEliminaperchè la politica serba ha dimenticato le enclavi kosovare te lo posso dire solo in privato, ma mi sa che te lo immagini...
in quanto ai balkani, hanno fanno passi da gigante in democrazia oppure in breve ne abbiamo fatti noi in italia indietro
siamo al punto che possiamo dire ad un criminale balkaniko che è un criminale, mentre in italia non possiamo dire piu' il nostro parere...
eugenio bannato è un chiaro esempio
http://www.osservatoriobalcani.org/article/articleview/1768/1/45/
RispondiEliminaUna conversazione con un serbo e con un albanese del Kosovo. La voglia di partire, di andarsene e la responsabilità per quel che è accaduto e che pesa sull’altro. L’articolo è stato pubblicato su Social Press.
osservatorio balcani
grazie giovanni
RispondiEliminasei il benvenuto
quel post lo conoscevamo infatti mi sembra, se ricordo bene, di averlo commentato
ricordiamoci sempre, visto che proprio mi stuzzicate, che tutta la situazione in kosovo l'abbiamo causata noi occidentali con 78 giorni di bombardamenti umanitari e questa è la chiara dimostrazione che con le armi non si risolve nulla
ma al contempo i monaci di decani chiedono protezione poichè decani è stata assilita piu' volte e i militari l'hanno difesa
non vedo come possano armarsi dei poveri monaci
http://unsorrisoperognilacrima.blogspot.com
RispondiElimina/2009/12/appello-per-la-protezione-delle.html
un sorriso per ogni lacrima
Appello per la protezione delle minoranze serbe e dei monasteri ortodossi in Kosovo e Metohija
Io condivido in pieno la necessità di proteggere e preservare i siti religiosi, storici e culturali serbo-ortodossi, così come quelli di ogni altro gruppo etnico-religioso dei Balcani. Credo che i militari della Kfor e gli italiani in particolare abbiano fatto un buon lavoro in questi anni.
RispondiEliminaPer questo dico che il problema esiste ed è giusto sollevarlo. Da parte mia non condivido la "filosofia di fondo" dell'appello, non il problema che solleva.
Per quanto mi riguarda è una questione che ho trascurato nel mio lavoro, ma cercherò di rimediare.
Roberto