giovedì 24 luglio 2008
JOSIP BROZ
Non che vogliamo iniziare a parlare di politica (lasciamo questo spazio ai siti che già lo fanno), ma per capire tutta la storia balcanica è necessario conoscere la parte che più ha dato una svolta a quest’area. La storia poi è tutt’una. Non esiste un destino dei balcani e uno dell’occidente. Sia di qua che di la storia ha un legame netto. Perciò ho trovato una splendida pagina di Wikipedia che parla di Josip Broz anche detto Tito. In particolare in questa pagina è ben spiegato la leggenda che gira tutt’ora attorno a questo personaggio. Non ci crederete ma non è mai stata stabilita la vera identità. Avete presente quel film che mi sembra che si intitoli Sommersbi ? Un soldato parte per la guerra e ne torna uno simile ,ma con 3 numeri in più di scarpe (es. dal 42 alla 46).
Per Josip è stato così. E’ partito per la Russia e solo Dio sa chi è tornato.
Questo post lo avremmo voluto fare un po’ più in la , ma è diventato attuale e magari poi vi spiegheremo anche il perché.
Ecco un brano tratto da Wikipedia:
A partire dagli anni trenta fu noto con il nome di Tito. L'uso di "nomi di battaglia" era diffuso presso i militanti dell'illegale partito comunista affinché, in caso di arresto, non si potesse risalire alla famiglia dell'arrestato. Durante la resistenza il personaggio di Tito fu investito da un alone di mistero. I referti delle SS lo descrivono come un personaggio di cui si sa poco, salvo vaghe caratteristiche fisiche (anche queste spesso distorte), molto pericoloso, astuto e pieno di risorse. Goebbels non nascose la propria ammirazione per un uomo di cui era difficile seguire le tracce e che anche quando si credeva di averlo intrappolato riusciva a cavarsela. Goebbels aggiunge che chiunque stia dietro a questo nome è un nemico da eliminare a tutti i costi.
Esiste una quantità di documenti che testimonia le sue molteplici identità. Lo stesso uomo viene fatto risalire a sei, sette identità, tra cui Ivan Brozović e Tito. Le origini del soprannome "Tito" non sono certe, ma la teoria più accreditata, benché non verificata, è che derivi dal fatto che usasse spesso la locuzione "ti to" (in serbocroato "tu questo") per impartire ordini ai suoi uomini. Tuttavia il biografo di Tito, Vladimir Dedijer, afferma che il nome derivi dall'autore croato Tituš Brezovački.
Maggiori informaziomi qui
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Questo post mi ha fatto ripensare a 2 estati fa, in visita a ...
RispondiElimina...Jajce, cittadina baricentrica per la geografia della Bosnia, ma anche soprattutto per la storia della seconda Jugoslavia, quella appunto di Tito. Qui, nel novembre del 1943, si riunì il Consiglio antifascista di liberazione e si diede inizio alla Repubblica federale socialista jugoslava. La storica sala, dove si erige una maestosa statua di Tito riflessivo e pensieroso, è stata alquanto danneggiata dall'artiglieria leggera. Tito oggi è ignorato o odiato dai nazionalisti, oppure rimpianto con sentita nostalgia. Sulla strada una scritta amara ed ironica: "compagno Tito, ritorna per favore"; ma la risposta data è: "Fossi matto!".
Chissà se oggi la risposta sarebbe la stessa?
davvero Rita c'è scritto così ?
RispondiEliminama adesso che mi ci fai pensare.. me lo avevano già detto...
io ho parlato con tanti in Balknaia.. dal nord al sud ho chiesto a tutti: - è meglio essere in dittatura con la pancia piena o in democrazia con la pancia vuota ?
tutti mi hanno risposto che se la dittatura era quella di tito era meglio di una democrazia con la pancia vuota...
peggio stiamo noi adesso in italia.. una pseudodemocrazia e abbiamo la pancia vuota
al paese di mio marito si dice "cornuti e mazzuliati"