venerdì 4 luglio 2008

PIROT

A differenza di altri siti in cui si precisa che tutto è corretto, io preciso che tutto potrebbe essere falso. Questo grazie alle mie scarse capacità linguistiche. Tutto ciò che leggerete è tradotto dall’inglese, quindi potrebbe essere realmente così come ho scritto o tutto il contrario. Chiunque ha qualcosa da obiettare è più che benvenuto.


Pirot è una città della Serbia ed è anche chiamata “La piccola Gerusalemme”. E’ situata a sud-est ed è vicina al confine con la Bulgaria. Grazie a questa vicinanza si è salvata dalle bombe nel 1999.
E’ una città di frontiera, situata su una importante via di comunicazione tra l’Europa centrale e l’oriente.
Pirot è situata ai piedi di una grande montagna, con bellissimi laghi, fiumi, sorgenti e foreste.
Dalle numerose sorgenti prende vita un grande lago ricco di diverse qualità di ottimo pesce: Zavojsko Jesero.


Nonostante la sua ubicazione, Pirot è rimasta molto piccola , anche se ha subito diversi mutamenti nel corso degli anni.
Vi sono alcune tracce risalenti all‘epoca dell’antica Grecia. Questa non era direttamente interessata ai balcani centrali, ma lo era indirettamente per frapporsi agli interessi macedoni.
I primi abitanti di Pirot, per quel che si sa, furono gli Illiri. Questi vivevano pacificamente con i Traci e i Dardani.
Ad un certo punto arrivarono i romani che conquistarono i balcani con Ottaviano Augusto. E’ con l’impero romano che nasce una importante via di comunicazione tra Singidunum (Belgrado), Naisus (Nis), Serica (Sofia), Adrianopole (Jedren) e Costantinopoli (Istanbul).

Questa strada porta molti colonizzatori e , pian piano, la cultura romana prende il sopravvento.
Questa cultura porta un cambiamento nella lingua madre dei residenti. Ancora oggi nella lingua comune si dice :”kvo oratis?” per dire : “cosa stai dicendo?”.



Il primo documento che menziona Pirot è una tavola romana chiamata Tabula Peuntigeniana.
Dello stesso periodo abbiamo anche alcune tracce di una torre messa a guardia dalla strada che è diventata importantissima.
Purtroppo arrivarono anche le invasioni dei Goti (nel 4° secolo d.C.) e degli Unni(nel 5°secolo d.C.).
Dopo il 6° secolo d. C. arrivarono gli Slavi e gli Avari.
Gli Slavi presto divennero un elemento etnico cruciale nei balkani (quant’è vera questa frase!).

Nel medioevo, Pirot, è dapprima sotto l’amministrazione bizantina, poi sotto quella bulgara e infine sotto quella serba.
Il legislatore Stefan Nemanja passò assieme a Federico il Barbarossa attraverso Pirot e furono accolti entusiasticamente.
Anche Pirot finì sotto il dominio dell’Impero Ottomano e vi furono diverse ribellioni.
Nel 1878 Pirot venne ceduta alla Bulgaria per un breve periodo.
Col trattato di Berlino venne riannessa alla Serbia.


L’industria più famosa di Pirot è la Tigar che produce pneumatici. A lungo è stata anche produttrice di scarpe da ginnastica per una famosa fabbrica italiana.
Pirot è però famosa per la produzione di splendidi tappeti.



Tutte le foto sono di Dejan ed è a lui che questo post è dedicato.



8 commenti:

  1. Ohi Ske,
    mi sa' che hai ragione riguardano agli amici dardani..
    è che non ho la cpu per le lingue..
    tu ke kapisci qua ???

    The Illyrians, their cognates in the West, the Thracians, and eastern neighbours were more progressive than the Dardanians. Moreover, Dardanians stated the tribal community, and just about the time when the community transformations were inducted, a Roman Conquest happened.

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  2. dopo un breve consulto :
    Pirot era una città di frontiera tra i Dardani e i Traci.
    non che i Traci arrivassero territorialmente fino a la.. era che gli piaceva scorazzare fino a Pirot per far sentire la loro influenza visto che erano sempre il lite per la supremazia con la Macedonia.
    al paese del mio martirio si dice "scagazzare qua e la"
    oh.. si scherza .. traci.. non ve la prendete !

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  3. Essendo una discendente dei Traci, pretendo rispetto per i miei avi ;)
    Complimenti per il blog, continuate così :)

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  4. E così anche Marica ha lasciato sul blog le sue tracie....

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  5. e le tracie dei traci non sono da sottovalutare !
    prima o poi obblighero' tutti quelli che mi fanno i complimenti a voce a scriverli..
    pero' non arrivano per scritto neanche le critike !! (vediamo il lato posi !)

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  6. A parte il fatto che negli anni in cui sono stato a Pirot non ho mai sentito dire "kvo oratis", nè dagli amici nè da mia madre (che è di Pirot), mi sembra un post carino.
    Da quel che ne so la Tigar è un po' in disgrazia da qualche anno.
    Oltre ai tappeti (i Pirotski Cilim sono abbastanza famosi in tutta la Serbia) possiamo ricordare anche la Prvi Maj che, se non ricordo male, era un'industria tessile.

    Bella la foto della Nisava (il fiume), mi ha fatto ritornare in mente il periodo in cui io e i miei amici andavamo lì a nuotare.

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  7. ciao sasa,
    pensavo di averti perso
    il tuo blog è fermo ancora a febbraio ?
    io ho anche perso l'indirizzo
    guardati anche dojkinci, il paesino vicino a pirot (sempre su questo blog)

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